Il 18 a Pisciotta per l’emergenza viabilità, Criscuolo: «Riapertura Rizzico ipotesi messa al bando»

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Il 18 a Pisciotta per l’emergenza viabilità, Criscuolo: «Riapertura Rizzico ipotesi messa al bando»

Sabato 18 gennaio alle ore 11 i cittadini e le associazioni del Cilento si troveranno presso località Rizzico al confine tra il comune di Pisciotta e quello di Ascea per manifestare il disagio causato dalla frana che interessa l’area da quasi 30 anni.

La manifestazione In seguito alla nuova frana sopraggiunta sulla Mingardina e la relativa chiusura della strada il comune di Pisciotta è sempre più in pericolo isolamento. Per questi motivi la manifestazione di sabato presso il km 16 della strada sr447 assume maggior importanza in quanto è l’intera rete viaria del Cilento in crisi.

«Abbiamo indetto questa manifestazione insieme alle altre associazioni del territorio perché ormai siamo esasperati da questa situazione che sta durando da 28 anni – fa sapere il presidente della Pro loco di Pisciotta Nerino Cristiano –.  Sono 5 anni che stiamo seguendo questa situazione ma non si trova la soluzione definitiva perché ogni volta si cerca sempre e solo di tamponare la frana di Rizzico che oramai sta collassando».

I disagi «Ora bisogna trovare delle soluzione a breve medio e lungo termine – continua Cristiano –, ovvero bisogna dare ai cittadini il modo di spostarsi e raggiungere i servizi primari nel minor tempo possibile come l’ospedale di Vallo della Lucania. Ma bisogna anche individuare un percorso alternativo per quando inizieranno i lavori che si protrarranno comunque nel tempo».

«Ieri abbiamo avuto un incontro in provincia di Salerno nel quale si è fatto il punto della situazione – conclude Cristiano –. Sabato sarà presente anche l’assessore ai Lavori pubblici della provincia Attilio Pierro il quale ci ha prospettato delle soluzioni le quali saranno comunicate sabato».

40 milioni di mq di terreno in movimento «Ormai il problema della frana è ben noto, parliamo di circa 4 milioni di mq di terreno in movimento – spiega l’ingegnere Egidio Criscuolo –. Se si prendono in considerazione i monitoraggi attivi degli ultimi anni e il movimento ordinario del terreno di pochi millimetri all’anno, si scopre che il terreno a Rizzico si muove di qualche centimetro al mese e si capisce bene qual è la pericolosità e il rischio della zona soggetta a frana».

«Pertanto l’ipotesi della riapertura, in termini di sicurezza, è un’ipotesi ormai messa al bando – continua Criscuolo –. Si ragiona invece su due strade: quella per rafforzare la viabilità alternativa e soprattutto sul procedere velocemente al completamento della variante. Su quest’ultimo punto il problema non è di volontà ma di soldi. Rispetto al progetto iniziale di 12 milioni di euro, i lavori richiedono ulteriori 6 milioni. La Provincia ha messo a disposizione 9 milioni ed ora si tratta di recuperare la differenza».

«La provincia ha già mosso tutto ciò che era già in possesso e passato la palla alla regione per la copertura finanziare dei lavori, adesso il problema dovrebbe risolversi con il recupero dei residui degli accordi di programma quadro – spiega Criscuolo –. Questa è un’attività che richiede del tempo, almeno 5-6 mesi per la copertura finanziaria. La nostra richiesta, di tutta la cittadinanza di Ascea e Pisciotta, è quella di procedere al rafforzamento di 2-3 assi viari che permettono il collegamento tra Ascea e Pisciotta, attualmente impercorribili. Ad esempio la stessa strada che passa per Rodio è soggetta a diversi interventi di frana. Inoltre è notizia di stamattina la frana sulla Mingardina, la quale blocca la via più sicura che collega Ascea e Pisciotta senza passare per strade interpoderali piene di buche o pericolose per la sicurezza di chi guida».

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