Agropoli, processo ‘Golden Hands’: avviso di garanzia per Alfieri che si dichiara «fiducioso della magistratura»
| di Marianna Vallone
Il sindaco di Agropoli e due funzionari, Motta e Amatucci, sarebbero stati raggiunti da avviso di garanzia di conclusione delle indagini in merito a una presunta omissione di controllo sui beni confiscati al gruppo degli «zingari». E’ quanto riportato venerdì dal quotidiano ‘Il mattino’ secondo il quale l’accusa mossa a Alfieri sarebbe di «omissione d’atti e sottrazione di beni sottoposti a confisca; il tutto aggravato dal metodo mafioso».
«Il gruppo Marotta – si legge nell’articolo – grazie al consapevole apporto degli indagati Alfieri, Motta e Amatucci, riusciva a conseguire un risultato che, altrimenti non avrebbero mai potuto avere. I magistrati parlano di condotte omissive che hanno consentito ai Marotta di eludere provvedimenti di confisca di beni immobili, fatto che contribuiva ad amplificarne il potere di intimidazione e a rafforzarne il prestigio».
E sulla condotta del primo cittadino – si legge ancora – i magistrati ipotizzerebbero che «in qualità di sindaco, agiva anche al fine di acquisire consenso nell’ambito della numerosa comunità rom».
«Siamo sereni e fiduciosi nell’operato della magistratura, sicuri che la vicenda sarà completamente chiarita e consapevoli di essere estranei ai fatti contestati», ha fatto sapere con una nota stampa il sindaco Alfieri. Intanto il 26 aprile prossimo si terrà il procedimento a porte chiuse al clan Marotta in corte d’assise di Salerno: saranno presenti in aula gli avvocati Benedetta Sirignano, Giovanni Oricchio, Giuseppe Della Monica.
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