Camerota, ‘Fare Verde’ denuncia: «A Cala del Cefalo casette, bagni chimici, tettoie e roulotte»

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Camerota, ‘Fare Verde’ denuncia: «A Cala del Cefalo casette, bagni chimici, tettoie e roulotte»

L’associazione ambientalista ‘Fare Verde Cilento’ segnala agli enti preposti la presenza di casette in legno, un canile, una roulotte e altri oggetti e costruzioni ubicati in una zona protetta e sito di interesse comunitario come la duna arcaica sotto falesia di Cala del Cefalo a Marina di Camerota. Ecco il comunicato, lo pubblichiamo integralmente:

Sebbene le direttive europee e lo Stato italiano tutelino queste falesie costiere – che incorniciano la Cala del Cefalo con la sua pineta e duna – per il loro valore naturale, paesaggistico e storico nel Parco nazionale, l’aggressione umana è sempre in agguato. A novembre dell’anno scorso ‘Fare Verde Cilento’ denunciò la compromissione di un area della falesia davanti a grotte preistoriche per ottenerne un posteggio auto. Ne seguì pertanto un procedimento penale della procura di Vallo. Adesso l’associazione Fare Verde Cilento avanza un esposto al comune di Camerota , all’assessore regionale Orlando, al presidente del Parco, al CTA di Vallo e p. c. alla Procura per una probabile compromissione di un’area di duna arcaica ancora sotto la falesia. Segnala infatti la presenza di vari oggetti come alcuni casotti in legno attrezzati, gabinetti chimici, tettoie lungo la rupe, roulotte, un canile recintato dove vivono 3 cani lupo, oggetti e strumenti vari in disordine sparso. Fare Verde fa presente che nel Sic vivono la primula Palinuri e animali indicati come prioritari nelle direttive europee Habitat e Uccelli. Risultano pertanto rigidamente tutelati da normative nazionali e europee. Chiede quindi alle autorità competenti di verificare quanto segnalato e se l’occupazione delle aree suddette, Sic e Zps nel Parco nazionale, sia stata autorizzata come previsto dalla normativa vigente.

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