Rogo Bimaltex Montesano, respinto il ricorso: titolare sconterà 8 anni di reclusione

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Rogo Bimaltex Montesano, respinto il ricorso: titolare sconterà 8 anni di reclusione

Nessun cambio di rotta nel processo Bimaltex, dopo che la Corte d’Appello di Salerno ha confermato, il 12 ottobre 2012, la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Sala Consilina il 21 luglio di cinque anni fa, venerdì i giudici della Suprema Corte hanno respinto il ricorso del titolare del materassificio confermando la condanna. Biagio Maceri, titolare del materassificio di Montesano sulla Marcellana nel quale scoppiò uno spaventoso incendio causa del decesso di due operaie, si è visto confermata la condanna ad otto anni di reclusione. Maceri è stato l’unico imputato nel procedimento penale ed era chiamato a rispondere dei reati di omicidio plurimo colposo, disastro colposo ed omissione dolosa in materia di cautela sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel rogo del 5 luglio del 2006 persero la vita Giovanna Curcio, 15 anni di Casalbuono, e Annamaria Mercadante, 49 anni di Padula. Durante il processo d’Appello l’avvocato Amodeo, difensore del proprietario della struttura, aveva chiesto l’assoluzione per il proprio assistito in quanto, secondo il legale, non c’erano elementi di responsabilità che potessero giustificare una condanna, ma il procuratore generale non battè ciglia e, con la soddisfazione delle parti civili, confermò la condanna a 8 anni.

Sono quattro i legali che si sono costituiti parte civile nel processo Bimaltex: Luigi Giordano, legale di uno dei condomini del palazzo dove era ubicata la fabbrica andata in fiamme, Antonio Rivellese, legale del Comune di Montesano sulla Marcellana, Renivaldo Lagreca, avvocato della famiglia Mercadante, e Giacinta Guerra, avvocato della famiglia Curcio.

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