Castellabate, il sindaco scrive in Regione per sollecitare l’attivazione del servizio Terre D’Amare

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Castellabate, il sindaco scrive in Regione per sollecitare l’attivazione del servizio Terre D’Amare

Ha aderito all’iniziativa promossa dai sindaci della costa cilentana per sollecitare l’attivazione del servizio Terre D’Amare, anche il sindaco del comune di Castellabate, scrivendo una lettera indirizzata al presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, all’assessore regionale al turismo, Giuseppe De Mita e all’assessore regionale ai trasporti, Sergio Vetrella.

Il servizio Terre D’Amare, precedentemente denominato Metrò del Mare, ha rappresentato negli anni scorsi, l’unico sistema di trasporto via mare per gli spostamenti da una parte all’altra della costa cilentana, capace di abbattere le distanze e i tempi previsti con i mezzi di trasporto su ferro e su strada. Per l’anno 2012 ancora nulla si sa di tale servizio.
Il sindaco Spinelli, pertanto, scrive: «Ritengo che in un periodo di grande crisi economica iniziative volte a migliorare l’accessibilità a questo territorio siano di fondamentale importanza per l’economia costiera, non solo turistica, ma di tutto l’indotto economico che ruota intorno alla stagione balneare».

Prosegue, poi Spinelli: «In questi ultimi dieci anni i collegamenti marittimi da e per il Cilento hanno rappresentato l’uscita del Cilento da un isolamento atavico che non permetteva al nostro territorio di integrarsi con il resto della regione Campania, che grazie alla sua conformazione costiera permette di movimentare i flussi turistici via mare, alleggerendo il traffico stradale e offrendo un’alternativa piacevole e particolarmente adatta alle esigenze di una regione dalla storica vocazione turistica. Inoltre bisogna considerare che le coste della Baia di Napoli, Penisola Sorrentina, le isole Flegree, Capri, il Golfo di Salerno, la Costiera Amalfitana, Amalfi e Positano sono servite dai collegamenti marittimi e la loro soppressione non è messa in discussione. Dunque l’unica che rischierebbe di non essere collegata per via marittima sarebbe la costiera cilentana, determinando una disparità di trattamento non comprensibile dai cittadini locali, dai campani e dai turisti nazionali e internazionali, causando anche notevoli danni agli operatori turistici».

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