Rischio soppressione per il foro salese. Il sindaco di Sala Consilina: «Chiediamo un intervento tempestivo di tutti»
| di Marianna ValloneAtteso per i prossimi giorni il decreto del governo Monti sulla ridefinizione delle circoscrizioni giudiziarie italiane. Un provvedimento che potrebbe segnare la chiusura definitiva del tribunale di Sala Consilina o l’accorpamento a quello lucano di Lagonegro.
Sull’argomento è intervenuto anche Gaetano Ferrari, sindaco di Sala Consilina che, con una lettera inviata ai sindaci dei Comuni sede di tribunali a rischio chiusura, ai presidenti degli ordini degli avvocati dei tribunali minori e alle organizzazioni sindacali e politiche del territorio, ha chiesto un intervento tempestivo di tutte le forze istituzionali, politiche e sindacali.
«Chiediamo con forza – si legge nella lettera – che il Governo desista dall’adottare questo provvedimento che sarà causa del fallimento della giustizia italiana e della mortificazione indegna di tante oneste comunità. Lo chiediamo ancor più in questa particolare e sfavorevole congiuntura economica che ha impoverito ogni angolo del Paese, consapevoli che la “Giustizia” ha già dato tanto attraverso i numerosi tagli subiti fino ad oggi».
«Chiediamo – si legge ancora – un intervento tempestivo, di tutti, sostenuti anche da quei Comuni e Tribunali che potrebbero non essere travolti dal provvedimento di riorganizzazione territoriale dei presidi di giustizia, la partecipazione ad una grande manifestazione a Roma, perché uniti si può vincere». E conclude: «Chiediamo infine il sostegno forte e concreto dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia e di tutte le organizzazioni sindacali territoriali».
«E’ il momento della lotta». I primi cittadini valdianesi sono sul piede di guerra, disposti a tutto pur di scongiurare la soppressione del tribunale di Sala Consilina che, stando alla nuova riorganizzazione giudiziaria, potrebbe saltare o essere incluso al tribunale di Lagonegro.
Intanto, venerdì sera all’interno di una delle aule penali del foro salese, si è svolto un consiglio comunale straordinario per decidere cosa fare per evitare la chiusura del presidio giudiziario
Tutti si sono detti d’accordo sulla necessità di alzare la tensione sociale per portare il problema all’attenzione di Roma attraverso una protesta popolare e se necessario anche attraverso l’occupazione dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Ferrari, nel suo intervento, ha spiegato quanto accaduto negli ultimi mesi ed ha invitato tutti a portare avanti un’azione congiunta per evitare la chiusura.
«E’ il momento della lotta – ha dichiarato Ferrari – Siamo pronti a qualsiasi tipo di iniziativa. Noi non molliamo e non siamo rassegnati. Abbiamo tre parlamentari eletti nella nostra circoscrizione e non siamo stati in grado mai di contattarli e loro mai si sono fatti vivi con noi».
Nel pomeriggio di sabato una delegazione di sindaci si recherà a Salerno per prendere parte ad un incontro che si terrà presso la Corte di Appello, mentre il 25 giugno si terrà a Sala Consilina un’ennesima manifestazione di protesta.
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