Parco del Cilento, sindaci del Vallo di Diano contro la gestione. In alto mare nomina presidente comunità

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Parco del Cilento, sindaci del Vallo di Diano contro la gestione. In alto mare nomina presidente comunità

Sono in rivolta gli amministratori del Vallo di Diano che si ritengono «marginalizzati e in molti casi esclusi dalle azioni di sviluppo dell’ente parco». A farsi portavoce della protesta il primo cittadino di Sassano Tommaso Pellegrino che aggiunge: «Se quanlcuno di voi vuol continuare a credere che il Vallo di Diano sia un territorio di serie ‘B’ rispetto al Cilento dovrà iniziare a ricredersi. Fino a oggi – continua Pellegrino – siamo stati fin troppo penalizzati nella gestione del parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ora non abbiamo più intenzione di stare zitti». «La nostra è una posizione critica – ricorda pellegrino – dobbiamo far si che in futuro il Vallo di Diano non venga più penalizzato dalle decisione dell’ente. Il Diano – conclude – fa parte del parco in quanto area di gran pregio naturalistico e paesaggistico, vogliamo, quindi, beneficiare delle azioni di sviluppo e non essere solo limitati dagli aspetti vincolistici dell’area protetta».

Ma le bacchettate alla gestione del parco non arrivano solo dagli amministratori valdianesi, anche il primo cittadino di Camerota, Antono Romano incalza: «Il parco paga oggi gli errori fatti in passato. Sono state sciupate – ricorda Romano – importanti occasioni di sviluppo con scelte non appropriate». Nel caso specifico si fa riferimento al Pit Parco che prevedeva l’acquisto di immobili e il recupero di centri storici per un ammontare di 120milioni di euro. «In quell’occasione – sottolinea Romano – si doveva capire che non si stava facendo un investimento ma solo affrontando spese. Sono stati spesi milioni di euro senza reali occasioni di sviluppo».

Sindaci di Cilento e Diano contro il direttivo parco, quindi, ma tra loro non va meglio. Difficoltà nel sedere intorno allo stesso tavolo rende complicata la nuova elezione, a distanza di tre anni dall’omicidio Vassallo, del nuovo presidente della comunità del parco. A farla slittare, la spaccatura nata all’interno del Pd che si è presentato alla riunione diviso tra l’uscente Antonio Radano e il primo cittadino di Pollica. Il centro destra, invece, non manifesta spaccature e fa quadro intorno alla figura di Guglielmo Vairo, sindaco di Piaggine sostenuto anche dall’unione del Comuni dell’alto Calore. Amministratori Pd in difficoltà. Ad apertura di assemblea, infatti, i primi cittadini chiedono una sospensione di dieci minuti per ricompattarsi, poi, l’assemblea riprende. Antonietta Salvia, vicesindaco di Roscigno si candida ma poi il nuovo colpo di scena, il sindaco di Bellosguardo Geppino parente chiede un ulteriore rinvio a data da destinarsi.

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