Centola-Camerota, resta chiusa la strada «del mare»: Mingardina rischio caduta massi. Acqua per i turisti in coda

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Centola-Camerota, resta chiusa la strada «del mare»: Mingardina rischio caduta massi. Acqua per i turisti in coda

«Non è ancora messa in sicurezza», ecco le parole dei responsabili che nelle ultime ore hanno tentanto invanamente di riaprire un’arteria fondamentale per due fra le località più accreditate del sud Italia.

Resta quindi chiusa la Mingardina. Dopo il rogo di venerdì scorso, dalla montagna che sovrasta la Provinciale si sono staccati massi, mettendo in pericolo l’incolumità dei passeggeri. Sono presenti attivamente sul posto i sindaci di entrambi i comuni, d’accordo con la chiusura del tratto stradale. I rocciatori della Provincia sono intervenuti nella giornata di sabato per cercare di ripristinare la situazione nel più breve tempo possibile, ma i tentativi sono stati vani: la strada è ancora pericolosa da percorrere. Il prossimo intervento è previsto subito dopo il week end.

Rocciatori a lavoro Nella mattinata di sabato l’assessore Pierro, ha accolto la richiesta di Romano e Stanziola, sindaci di Camerota e Centola, attivando subito la procedura per la bonifica e la messa in sicurezza del costone roccioso a rischio crollo. Il traffico, nonostante la chiusura, è ripreso in modo regolare nel pomeriggio di sabato, soprattutto per permettere ai turisti di recarsi al mare in vacanza. Lunghe code si erano formate all’imbocco della strada e questo è stato l’unico modo per smaltire la fila. «L’incendio ha provocato la chiusura della Mingardina, in una zona particolarmente trafficata, specialmente in questi giorni estivi – ha spiegato Carmelo Stanziola, sindaco di Centola – Speriamo che con l’intervento della Provincia, la situazione venga normalizzato al più presto».

Traffico deviato Il primo cittadino di Centola ha dovuto tenere un incontro urgente con il comando dei vigili urbani, visto che il traffico è stato deviato per il centro cittadino di Centola dove si sono creati non pochi disagi. I volontari della protezione civile locale hanno distribuito, e continueranno nelle prossime ore, bottigliette d’acqua ai turisti in coda sotto al sole cocente di questi giorni. «Siamo intervenuti subito dopo l’incendio – ha spiegato a Repubblica invece l’assessore Pierro, giunto sul posto per assistere al lavoro dei rocciatori – speriamo di risolvere il tutto al più presto possibile». E intanto, sempre al quotidiano Repubblica, il sindaco di Camerota Antonio Romano attacca i piromani: «Si tratta di un fenomeno in crescita nel nostro territorio. I cittadini e le istituzioni collaborino per identificare queste persone».

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