Padula, Codacons denuncia il mancato completamento dei lavori di riqualificazione all’area circostante la Certosa di San Lorenzo

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Padula, Codacons denuncia il mancato completamento dei lavori di riqualificazione all’area circostante la Certosa di San Lorenzo

La Codacons di Sala Consilina lamenta il ritardo per il completamento dei lavori nell’area circostante la Certosa e attacca la Soprintendenza di Salerno e l’impresa costruttrice.

Comincia così un’entusiastica intervista al sindaco di Padula da parte di un’emittente locale: «Continuano i lavori di riqualificazione nell’area intorno alla certosa di San Lorenzo a Padula. La realizzazione della pista ciclabile procede velocemente e potrebbe addirittura subire delle varianti. Ad oggi infatti la pista ciclabile inizia dai semafori al bivio di Padula e termina al bivio per la Certosa, ma, grazie ad una delibera di giunta comunale potrebbe essere realizzata una variante che prevede il prolungamento lungo la contrada Aia dei Pezzanti. 5 km in tutto per un progetto finanziato con fondi regionali che ammontano a 5 milioni di Euro. Ma il finanziamento, oltre alla pista ciclabile prevede anche lavori che verranno realizzati proprio nello spazio antistante la Certosa di San Lorenzo dove sparirà la scalinata che dal viale Certosa porta all’ingresso del monumento certosino.  In effetti, afferma il sindaco Imparato, sarà abbassato il livello del terreno dinanzi la Certosa fino al congiungimento con i viale che porta al monumento di San Brunone».

La Certosa di Padula, fondata nel 1306, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998, è stata inserita, nel 2002 nel novero dei Grandi Attrattori Culturali dalla Regione Campania.

Essa costituisce, perciò, un prezioso pezzo del patrimonio storico e culturale non solo del Vallo di Diano, ma dell’intera Nazione.

E l’intervista di sopra, quasi foriera dell’interruzione dei lavori, attivati grazie ad un finanziamento da parte del fondo per le aree sotto-utilizzate della regione Campania, giustamente mette in rilievo l’importanza dell’opera. E’ da considerare che, per la delicatezza dell’intervento, il direttore di cantiere è un funzionario della Soprintendenza dei beni culturali e ambientali della provincia di Salerno.

A coordinare i lavori della sicurezza, per la quale sono previsti oneri non proprio marginali (74.980 euro su un finanziamento totale di 4.600.000 euro), è lo stesso ufficio tecnico del Comune di Padula.

Un’opera non banale, quindi, che vede interessato tutto il tratto della Strada Provinciale 180 che va dal bivio di Padula fino alla Certosa di San Lorenzo.

Eppure, una volta effettuati i primi lavori e piantati le prime betullacee lungo la pista ciclabile, la scorsa primavera le opere, come per incanto e nonostante la beneaugurante intervista, si sono interrotte.

Pertanto il traguardo temporale (14-11-2012) della fine dei lavori, prevista dalla tabella ancora tristemente affissa lungo la SP180, sembra fin troppo vicino.
 
Scrive la Codacons Già questa estate, quando imperversava il caldo, abbiamo temuto per la sorte degli alberi piantati lungo il cantiere semi-deserto. Il restringimento temporaneo della carreggiata era forse un giusto prezzo da pagare a questa opera che avrebbe permesso una sicura rivalutazione dell’area splendida, costellata da campi floridi, intorno alla Certosa di San Lorenzo.

Eppure, già dai primi giorni estivi il cantiere sembrava non brulicasse più di vita come nei mesi precedenti. Intanto, la pazienza dei cittadini e la sicurezza del tratto erano messe a dura prova. Forse, a questo punto, proprio in considerazione della triste frequenza con la quale avvengono incidenti mortali lungo le strade del nostro Vallo di Diano, sarebbe bene prestare maggiore attenzione a questi aspetti.

Una seconda intervista, magari con toni meno trionfalistici e più concreti, potrebbe spiegare a noi poveri mortali, che adesso non possiamo percorrere a piedi né in bici il tratto della SP180, come mai l’impresa Carthusia Restauri s.r.l. di Salerno non sia apparentemente più in grado di rispettare il termine del completamento dei lavori entro la metà di novembre prossimo.

Una domandina, che tendesse a far spiegare quali misure di sicurezza si vogliono prendere prima che i lavori verranno a compimento, non sarebbe poi una cattiva idea. Non vorremmo, come cittadini, che ogni singola strada di questa “povera Patria” seguisse il destino dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, di cui sembra oggi accorgersi anche qualche testata a diffusione mondiale.

 

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