Bcc Capaccio prima nel Mezzogiorno ad aderire a ‘Resto al Sud’

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Bcc Capaccio prima nel Mezzogiorno ad aderire a ‘Resto al Sud’

Su un totale di 33 intermediari finanziari, sono 26 le Banche di Credito Cooperativo e Casse RuraliBcc Cr, per oltre 200 sportelli complessivi, che ad oggi hanno sottoscritto con Invitalia la convenzione ‘Resto al Sud‘ per favorire la nascita di progetti di impresa giovanile nelle regioni del Mezzogiorno. La Banca di Credito Cooperativo di Capaccio-Paestum, inoltre, è stata la prima banca ad aderire alla convenzione.

Un impegno quello delle Bcc e casse rurali, si legge in una nota, che rientra a pieno titolo nell’azione insostituibile di sostegno alle comunità di cui sono, attraverso i soci, una espressione diretta.All’incontro hanno partecipato esponenti del ministero della Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, di Invitalia (gestore tecnico del progetto), del Fondo Centrale di Garanzia per le pmi e di Confcooperative. «Il lavoro regolare e di qualità – ha detto in particolare il presidente di Federcasse  Augusto Dell’Erba – costituisce l’obiettivo strategico per qualsiasi sviluppo durevole, inclusivo e sostenibile. Credito, incentivi e garanzie sono le tre leve sulle quali da sempre lavorano le Bcc per favorire la nascita e lo sviluppo di una autoimprenditorialità sostenibile».

Con il programma ‘Resto al Sud‘, i giovani tra i 18 e i 35 anni di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna hanno la possibilità di ottenere un contributo di massimo 50 mila euro per avviare una attività di impresa (che salgono a 200 mila in caso di progetto di presentato da più soggetti). Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese, erogato da Invitalia; il restante 65% è invece coperto da un finanziamento di una delle banche convenzionate, garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le pmi.

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