Ubriaco e drogato provoca incidente, muore ragazza di 26 anni: chiesto rito abbreviato

Il 13 maggio del 2014 Maria Dorotea Di Sia muore in un incidente stradale. La ragazza era nata a Battipaglia ma originaria di Santa Marina, nel golfo di Policastro, era studentessa all’accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, ed era conosciuta nel Vallo di Diano poiché alcuni suoi parenti abitano a Sala Consilina ed ha frequentato il Liceo Artistico di Teggiano fino al 2007. L’incidente è avvenuto a Bisceglie, in Puglia. Lei era in compagnia di tre ragazzi, tra i quali il fidanzato, quando l’automobile, non guidata da lei, si è andata a schiantare contro il pilastro in muratura di una villa in costruzione per cause ancora in corso di accertamento. 

La dinamica 
I quattro erano tutti a bordo della stessa vettura, un’Audi A6 di colore nero e stavano procedendo dal lungomare in direzione di via Luigi di Molfetta. Arrivati in via Tommaso Todisco è accaduto il disastro. L’auto sembra procedesse a velocità molto sostenuta, tanto che il contachilometri è rimasto inchiodato sugli 85 chilometri all’ora. La vettura è finita prima contro una Ford parcheggiata, a bordo della quale vi era un’intera famiglia, e poi contro la colonna d’ingresso di una villa.

L’indagato
Alla guida dell’automobile c’era Pantaleo D’Addato, il 36enne accusato di omicidio colposo aggravato perché ritenuto il responsabile della morte della 26enne. Si è tenuta ieri al tribunale di Trani l’udienza preliminare nel corso della quale è stato chiesto il rito abbreviato per l’imputato e fissata per il 13 ottobre la prossima udienza per la discussione nel merito. Il giovane che era alla guida in seguito alle analisi effettuate in ospedale aveva un tasso alcolemico di gran lunga superiore al limite massimo previsto dalla legge e aveva nel sangue due tipi di droghe: cannabis e cocaina, quest’ultima era presente nel sangue in un quantitativo di 11 volte superiore al limite consentito. 

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