Cilento, chiuse indagini per tecnici Comune e Soprintendenza: ecco i nomi

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Cilento, chiuse indagini per tecnici Comune e Soprintendenza: ecco i nomi

Permessi per realizzare anche in zone sottoposte a vincolo idrogeologico e paesaggistico in netto contrasto con le norme previste. E’ questa l’ipotesi accusatoria per cui diciotto persone, tra tecnici comunali e dirigenti della Soprintendenza, sono stati raggiunti da avviso di conclusione delle indagini per la storia dei presunti abusi edilizi a Pioppi, Comune di Pollica, che risale a giugno 2014. Arriva il primo punto fermo della Procura del Tribunale di Vallo con la discussione della richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’udienza preliminare, presieduta dal gup Valeria Campanile.

I fatti Tra le accuse contestate a vario titolo dal pm Valeria Palmieri l’abuso d’ufficio in concorso e la violazione in materia urbanistico-edilizia. I reati ambientali, secondo la Procura, venivano perpetrati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, all’interno dell’area protetta del Parco nazionale del Cilento, a poche centinaia di metri dal mare, a Pioppi. Una struttura ricettiva (attualmente ancora sotto sequestro) per un valore commerciale di diversi milioni di euro. 

Le accuse La commissione edilizia finita sotto processo, secondo quanto ipotizzato dalla Procura, avrebbe consentito permessi a costruire illegittimi e dunque gli indagati, autorizzando gli interventi, avrebbero procurato «intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale ai beneficiari del predetto intervento». Non solo. Tra i reati ipotizzati dalla procura vallese anche l’aver iniziato la costruzione delle opere senza averne fatto denuncia allo Sportello unico, aver eseguito lavori in zona sismica, sottoposta a vincolo, soggetta a protezione speciale dell’autorità e senza avere il preventivo nulla osta dell’Ente Parco.

Chi sono Tra le diciotto persone coinvolte figurano i proprietari degli immobili, i committenti dei lavori, i titolari delle ditte esecutrici, il direttori dei lavori e alcuni tecnici del Comune di Pollica, del Suap di Vallo della Lucania e della Soprintendenza di Salerno. Si tratta di Angelo Viscido, Nicola Tipaldi, Raffaele Carrella, Anna Maria Imperatato, Bruno Tipaldi, Antonio Tipaldi, Michele Marotta, Andrea Scarano, Manlio Pappacena, Antonio Santoro, Attilio Radano, Carmine Maio, Domenico La Greca, Cristian La Greca, Francesca Schiavo, Maurizio Forziati, Vittorio Grieco, Gennaro Miccio. All’udienza del 9 ottobre sono cominciate le discussioni. 

Rinvio a giudizio Il pm Ivana Niglio, ha concluso per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Per le difese, hanno discusso l’avvocato Angelo Pignatelli, del Foro di Napoli, per l’ingegnere Raffaele Carrella e l’avvocato Franco Maldonato, per l’ingegnere Gennaro Miccio, soprintendente capo, e l’architetto Vittorio Grieco, responsabile di zona per la stessa soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali. L’udienza è stata rinviata al 23 ottobre per la discussione degli altri difensori.

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