Bocciatura Anac Piazza V. Emanuele, i lavori partiranno giovedì. Bruno: «L’amministrazione Aloia si deve dimettere»
| di Biagio CafaroL’Anac nei giorni scorsi ha notificato al comune di Vallo della Lucania di aver ravvisato delle anomalie nel bando di affidamento degli incarichi di progettazione per il ‘recupero e riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele; agorà del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; recupero e ristrutturazione dell’immobile in via F. De Mattia per essere destinato a Uffici o di promozione turistico del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed a Ostello della gioventù’.
Ma non è di questo avviso il comune di Vallo della Lucania in merito all’affidamento degli incarichi: «Nessuna irregolarità e seppure qualche problema ci fosse, a pagare sarebbe il Rup e non i cittadini. I lavori procederanno secondo la tabella di marcia. Giovedì prenderanno il via quelli di piazza Vittorio Emanuele» è quanto ha fatto spiegato l’amministrazione comunale al quotidiano ‘La Città’.
Quindi i lavori procederanno comunque indipendentemente da quello che è il giudizio dell’Anac. Ed anche Antonio Bruno, membro della segreteria provinciale del Partito democratico, cerca chiarimenti: «Sembra strano, ma nel 2014, in piena crisi economica, risulta difficile far capire che spendere 5 milioni di euro di fondi ue per ripavimentare una piazza vuol dire buttare i soldi, soprattutto se tale intervento non è una priorità. Questo era e questo è il mio giudizio sulla questione Piazza Vittorio Emanuele II. È un giudizio politico ed è rivolto a chi ha responsabilità politiche. La querelle sorta a seguito dell’intervento dell’Anac esige un’assunzione di responsabilità politica da parte degli amministratori, al di là di come si concluderà questa vicenda».
Per Bruno è un fallimento totale: «L’amministrazione Aloia dovrebbe dimettersi. Non per la questione della Piazza ma per l’evidente fallimento politico e amministrativo. Cosa vogliamo far diventare Vallo della Lucania? Qual è il fine dell’amministrazione Aloia? Amministrare in funzione di cosa? Francamente non vedo prospettive di miglioramento nell’attuale azione amministrativa, anzi».
Il fallimento, Bruno, lo ravvisa in nel rapporto con la comunità: «E’ sulla partecipazione dei cittadini che l’amministrazione ha fallito. Il paese è troppo logorato, c’è un clima infame e bisogna voltare pagina. Non è un ragionamento che faccio come dirigente di Partito, ma come cittadino, anche perché il Pd (me compreso) ha responsabilità e allo stato attuale è schiacciato su posizioni locali marginali. La nostra ambiguità ci condannerà inevitabilmente alla marginalità. Anche noi, come partito, dobbiamo cambiare passo. Si può fare, si deve fare».
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