Parte da legge sui piccoli comuni, Realacci: «E’ scomessa sulla forza dei territori»

| di
Parte da legge sui piccoli comuni, Realacci: «E’ scomessa sulla forza dei territori»

Partirà martedì iin seduta congiunta tra le commissioni Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Bilancio della Camera l’esame del disegno di legge sui Piccoli comuni di cui Ermete Realacci, è primo firmatario, assieme a oltre 70 parlamentari di vari gruppi. Il disegno di legge che propone misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5mila abitanti e dei territori montani e rurali è una norma molto attesa.

«Un’occasione importante – ha detto Realacci – che indica una chiara direzione di marcia: considerare i nostri circa 5.700 piccoli comuni non un peso per il nostro Paese, un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e costruire il futuro. C’è da sperare che questa sia la volta buona per arrivare finalmente e in tempi rapidi all’approvazione di questo testo».

Fra le misure previste la promozione della cablatura e della banda larga, l’incentivazione della residenza, garantire la presenza e la qualità di servizi indispensabili come sanità, trasporti, istruzione, servizi postali, risparmio, il recupero dei centri storici e la tutela del patrimonio ambientale. I comuni potranno poi promuovere i prodotti tipici locali e indicare anche nella cartellonistica stradale le produzioni tipiche, e grazie all’istituzione di un registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali potranno per certificare la gestione sostenibile delle foreste e dei suoli agricoli.

«La legge – assicura realacci – nasce con l’intento esplicito di difendere l’identità delle nostre comunità, ovviamente razionalizzando e mettendo in comune i servizi, ad esempio con l’uso dello strumento delle unioni dei comuni. E’ un’opportunità per tutto il Paese. – ha continuato – Se vogliamo che l’Italia rafforzi la sua presenza sui mercati globalizzati grazie alla qualità e all’identità di cui è portatrice, infatti, dobbiamo scommettere sui nostri piccoli comuni, sulla forza dei nostri territori. Per rilanciare l’economia e battere la crisi – ha concluso il deputato – l’Italia deve fare l’Italia e puntare, oltre che su innovazione, ricerca e conoscenza, sulle cose che la rendono unica: bellezza, qualità, paesaggio, storia, coesione sociale, legame con i territori». Il progetto di legge

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata