Carfagna incontra il direttore dell’Asl, da Agropoli: «Siamo pronti ad occupare l’ospedale»

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Carfagna incontra il direttore dell’Asl, da Agropoli: «Siamo pronti ad occupare l’ospedale»

Sul tavolo del contendere l’ospedale di Agropoli. Ad incontrarsi la deputata Pdl Mara Carfagna e i vertici dell’azienda ospedaliera di Salerno, ma non il manager Antonio Squillante, bensì il direttore sanitario dell’Asl Federico Pagano. Si è discusso della chiusura dell’ospedale di Agropoli ma anche dell’intera organizzazione sanitaria della provincia. Difficile che si terrà un incontro tra i vertici del Pdl e Antonio Squillante, molto vicino al dirigente di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, a confermarlo la stessa Carfagna: «Non è in agenda nessun incontro con il manager dell’Asl Salerno  se anche avvenisse non ci sarebbe nulla di male dal momento che ricopriamo ruoli istituzionali. Ho comunque sì incontrato il dottor Pagano con il quale abbiamo affrontato le diverse tematiche che stanno tenendo banco, ad iniziare dall’ospedale di Agropoli».

Il comitato cittadino. Squillante, che non sta con le mani in mano, promette battaglia a chi sta facendo ricorso contro la chiusura dell’ospedale di Agropoli, poiché il decreto 49 con il quale si firma la chiusura del nosocomio cilentano è già legge.  Dello stesso avviso Giovanni Basile, coordinatore del comitato cittadino in difesa dell’ospedale di Agropoli il quale dà per scontato l’esito negativo del ricorso del comune contro la decisione della chiusura dell’ospedale al Tar che si pronuncerà il 19 giugno. Il comitato punta sulla possibilità di modifica del decreto: «Il Tar in buona sostanza ha dato il tempo necessario all’Asl – dichiara Basile – di presentare un piano alternativo di emergenza. A questo punto bisogna puntare ad una possibile modifica del decreto 49 e fare pressione direttamente alla regione Campania. Ai politici e consiglieri locali chiediamo di sollecitare i propri rappresentanti affinché si interessino della problematica. Come comitato chiederemo di avere un’audizione con la Commissione regionale sanità e con lo stesso Caldoro».

Il comitato darà filo da torcere a Squillante: «Siamo pronti ad occupare la direzione sanitaria dell’ospedale. La mobilitazione anche da parte della politica deve continuare. Dal giorno della protesta non è stato prodotto nessun atto ufficiale».

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