Odissea Sp 342, il Cilento che non ti aspetti. Incontro con Armando Mazzei sindaco di Roscigno: «Violiamo costantemente il codice penale»

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Odissea Sp 342, il Cilento che non ti aspetti. Incontro con Armando Mazzei sindaco di Roscigno: «Violiamo costantemente il codice penale»

Seconda delle due interviste ai sindaci di Sacco e Roscigno sullo stato delle strade del Cilento   «Insufficienti interventi sul territorio che non riescono a gestire le emergenze in atto» questa è la comune dichiarazione di primi cittadini di comuni praticamente isolati. Dopo aver ascoltato Claudio Saggese sindaco di Sacco ora è la volta di Armando Mazzei primo cittadino di Roscigno, dai più definito il ‘paese che cammina’.

Armando Mazzei «Il problema è far capire alla Provincia e alla Regione le priorità – un incontro informale quello con il primo cittadino di Roscigno che a cuore aperto esprime il suo sconcerto – All’indomani della frana è stata emessa un ordinanza. Ritengo giusti i primi momoneti di criticità (primo anno) perché bisogna tutelare i cittadini, ma sono passati due anni e la situazione è praticamente identica». Il primo cittadino di Roscigno è stanco per una situazione che pare non avere fine «Il problema dell’incolumità delle persone secondo me non c’è – prosegue Mazzei – ma non lo dico io, lo ha detto un tecnico incaricato dal Comune di redigere una perizia dove si chiarisce che quegli elementi di criticità che giustificavano l’emissione di quella ordinanza sono venuti meno. Perché allora – si chiede il primo cittadino – mantenere in piedi questa ordinanza? Credo invece bisognerebbe mettere in sicurezza quella strada e creare un senso unico alternato per consentire il transito. I ragazzi che vanno a scuola i pendolari trovano seria difficoltà. Siamo cittadini che violano costantemente il codice penale. Lo stesso vale per andare nel Vallo di Diano».

Poi la denenuncia di inadenbienza «Si dice di mettere in sicurezza la strada – tuona Mazzei – ma non è possibile perché noi abbiamo dato incarico di monitorare la frana all’Arcadis. Allora ci chiediamo: se tu (Provincia) sei proprietario della strada perché non ti curi di una tua proprietà? Si tratta di irrespoinsabilità e negligenza. Se la Provincia – continua – è proprietaria della strada perché non ha messo in campo tutte le risorse per richiamare l’attenzione alle responsabilità dell’Arcadis? Sono passati due anni e mezzo ma tu sto monitoraggio quando lo fai? Considerato quale proprietario della strada la Provincia percepisce pure dei fondi. Mica solo noi sindaci sprechiamo soldi?

«Non le dico che cosa ho fatto – racconta sconsolato Mazzei – per cercare di risolvere la situazione, ora sto studiando un’ordinanza nei confronti di revoca dell’ordinanza stessa della Provincia, sulla scorta di quegli elementi che dicevo prima (per ribadire che non ci sono elementi di criticità per cui io revoco l’ordinanza e chiedo alla provincia di eseguire i lavori)». Alla mia domanda a quando l’ultimo contatto con Provincia e Regione e Enti preposti Armando Mazzei risponde: «L’ultimo contatto con la Provincia è col prefetto a cui ho segnalato tutte le mie rimostranze è datato marzo 2013. Poi il cruccio dell’evidente calo turistico: «Per il turismo abbiamo grosse difficoltà. Un afflusso turistico importante provine da Castelcivita ma anche lì la strada è chiusa – continua – I bus non possono arrivare e fanno un giro immenso per Roccadaspide cosa che comporta un disagio enorme. Ma ciò che fa male è l’indifferenza. Voglio sottolineare, infatti, che con tre Sp di accesso a Roscigno due sono chiuse e una rischia la chiusura e sapendo quanto è difficile far riaprire una strada ho solo segnalato. Le confesso che spero in De Luca, affinchè accelleri i lavori della Fondovalle Calore. Alla domanda, però, che molti la considerano un disastro ecologico il sindaco risponde: «Il disastro ecologico si evita con opportuni accorgimenti perché bisogna tutelare la natura ma anche i cittadini – conclude Armando Mazzei – per portare turisti con quest’opera in mezz’ora si raggiunge l’autostrada».

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