Disastro Cilentana: pronti 7 milioni dalla Regione, ma i lavori partono dopo l’estate

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Disastro Cilentana: pronti 7 milioni dalla Regione, ma i lavori partono dopo l’estate

La strada provinciale 430 che congiunge Capaccio a Sapri, è ancora chiusa al traffico. Situazione ferma dopo circa 6 mesi. Dal 27 gennaio l’arteria non è percorribile nel tratto tra Agropoli e Prignano. C’è un percorso alternativo che allunga il tragitto e fa imbattere gli automobilisti in lunghe code soprattutto durante gli esodi estivi. I tecnici della Provincia hanno completato da giorni le prove di carico e i lavori sul viadotto che questo inverno stava per crollare. Sono stati installati dei micropali per fermare lo scivolamento e un team di esperti ha posizionato un monitoraggio strumentale che segnalerà eventuali cedimenti. Da circa una settimana, dunque, la strada è pronta per essere riaperta ad una corsia. Ma c’è un problema: manca la vigilanza. Per risolverlo il sindaco di Vallo della Lucania, Toni Aloia, ha promosso un incontro con altri 30 sindaci del comprensorio. Ma dall’aula consiliare del Comune cilentano non sarebbe venuto fuori quasi nulla di buono. Il provveditorato delle opere pubbliche di Campania e Molise pretende 24 ore al giorno di sorveglianza del transito. La Provincia, con la polizia provinciale, può coprire un turno di 6 ore. Per completare il crono programma si sono fatti avanti anche i sindaci di altri Comuni, ma nulla è ancora certo. «La novità è però rappresentata dal completamento del progetto di demolizione e ricostruzione di una parte del viadotto, quella maggiormente pericolosa». Questo è quanto di apprende dal Corriere del Mezzogiorno. «La Provincia – scrive ancora il Corriere – ha definito l’intervento che la Regione vuole finanziare per una cifra che si aggira intorno ai sette milioni. Se la procedura dovesse avere una immediata accelerazione, dopo l’estate potrebbero partire l’appalto e i lavori».

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