Cilento, bagnino-eroe salva due ragazze ma per i giudici ha sbagliato

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Cilento, bagnino-eroe salva due ragazze ma per i giudici ha sbagliato

Pierluigi Caroccia, il bagnino di Capaccio che quattro anni fa – il 27 giugno del 2012 – tentò di salvare dal mare due ragazzine sul litorale di Paestum, non sarà risarcito dal lido per il quale lavorava all’epoca. Il giudice del lavoro del tribunale di Salerno, al quale Caroccia si era rivolto segnalando che quel giorno il  lido aveva attiva una sola postazione per il salvataggio, invece di due, ha respinto la richiesta ritenendo che «la violazione denunciata non può ritenersi in nesso casuale con l’incidente occorso in mare. La sola circostanze che nel giorno dell’infortunio fosse assente il secondo assistente bagnino, non assume alcuna rilevanza nella causazione del danno lamentato dal ricorrente. Caroccia, pur avendo conseguito il patentito di bagnino e quindi pur avendo ricevuto un’adeguata formazione per svolgere la specifica attività di salvataggio, disattendeva le specifiche disposizioni dettate in materia di salvataggio. Ed  invero il salvataggio a mani nude, ossia senza l’ausilio di nessun dispositivo di galleggiamento o recupero degli infortunati, deve essere evitato tutte le volte che si può intervenire con maggiore sicurezza».

La conclusione è che «il danno è stato provocato da una condotta di Caroccia del tutto atipica ed eccezionale. La presenza del secondo bagnino non avrebbe potuto evitare l’infortunio. Dobbiamo immaginare, infatti, che essendo due le persone in difficoltà. il secondo bagnino sarebbe stato impegnato nel salvataggio di una delle due, sicchè non avrebbe potuto evitare l’incidente al ricorrente»,  conclude la sentenza. Pierluigi Caroccia, per il quale il comune di Capaccio ha anche proposto la medaglia al valor vivile, adesso è accusato di non aver agito come avrebbe dovuto ed è ritenuto l’unico responsabile di quanto accaduto. Già annunciato il  ricorso contro la sentenza.

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