Cilento, rivolta immigrati: incendio al centro di accoglienza. Titolare minacciato di morte: 9 nei guai

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Cilento, rivolta immigrati: incendio al centro di accoglienza. Titolare minacciato di morte: 9 nei guai

Nove persone sono finite nei guai dopo due giorni di proteste e paura al centro di accoglienza per i profughi di Palinuro. Nella frazione marina del comune di Centola, decine di extracomunitari sono ospiti dell’hotel Oasi. Un gruppo di facinorosi, tutti nigeriani, hanno dato vita ad una protesta. I ragazzi di colore vogliono «i documenti» e hanno minacciato in inglese di far «scoppiare una guerra». Ma non è finita qui: gli extracomunitari – secondo quanto raccolto dalle forze dell’ordine – hanno danneggiato un’ala della struttura che li ospita e hanno appiccato le fiamme a degli alberi, a copertoni di automobili e ai cassonetti dei rifiuti. La nube di fumo nero ha fatto destare dei sospetti al proprietario dell’hotel che ha immediatamente allertato i carabinieri della stazione di Centola. I militari sono intervenuti sul posto e hanno bloccato nove persone. Hanno tra i 20 e i 35 anni e sono stati denunciati alla procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania. Tra loro c’è anche qualcuno che, a detta di chi indaga, avrebbe minacciato di morte il titolare dell’hotel. Gli extracomunitari, come accade spesso in molte altre zone d’Italia, aspettano per mesi l’arrivo dei documenti che servono loro per potersi muovere in libertà per tutto lo Stivale. Quando questi documenti tardano ad arrivare, scoppiano le rivolte. Non è la prima volta, infatti, che a Palinuro si registrano episodi simili. Gli immigrati nel centro, al momento, sarebbero circa 185.

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