Coldiretti, in vigore il nuovo conto energia termico: occasione per valorizzare la filiera del legno

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Coldiretti, in vigore il nuovo conto energia termico: occasione per valorizzare la filiera del legno

La Coldiretti provinciale di Salerno informa che è entrato in vigore il decreto sul conto energia termico, che istituisce un sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica anche di piccole dimensioni.

Tra le novità più importanti, la possibilità di effettuare gli interventi non solo negli edifici ma anche nei fabbricati rurali. Per il settore delle biomasse sono previsti incentivi per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse, sino ad 1 MW di potenza, e installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone e a biomassa. Tra le tecnologie ammesse figurano le caldaie a pellet, caldaie a biomasse combustibili, stufe e termocamini alimentati a pellet o a legna, purché garantiscano uno specifico rendimento termico utile. L’incentivo copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, a seconda dell’intervento tecnologico. Il contributo sarà erogato in due annualità per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse fino a 35 kW di potenza termica, e in cinque anni per le caldaie da 36 a 1.000 kW di potenza termica. Il decreto ha previsto un riconoscimento economico per ogni kWh termico destinato al riscaldamento e prodotto da fonti rinnovabili  È stato inoltre previsto un premio per gli impianti che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera. «Si tratta di una opportunità per promuovere le fonti energetiche rinnovabili – sottolinea il presidente provinciale di Coldiretti, Vittorio Sangiorgio – valorizzando al contempo il patrimonio boschivo di cui è ricca la provincia di Salerno, attuando i principi di una filiera del legno certificata, che porti a produrre pellets e cippato di qualità. Questo volano porterebbe infatti notevoli benefici alla migliore gestione dei boschi e allo sviluppo di una filiera di produzione del biocombustibile locale, scongiurando il rischio di importazioni». Con 216mila ettari di superficie forestale pari al 48% del territorio regionale, la provincia di Salerno è la più boscata della Campania. A questo patrimonio è possibile aggiungere gli scarti del mondo agricolo (potature, ramaglie ecc.). «Attivando una virtuosa filiera bosco-legno-energia – sottolinea Sangiorgio – sarà possibile creare entro due anni una rete di piccoli impianti per la produzione di energia elettrica e termica, alimentati da biomassa legnosa da filiera corta, incrementando l’occupazione di almeno 400 – 500 nuovi addetti. Senza contare che la valorizzazione della filiera corta bosco-legno-energia mira anche alla prevenzione del rischio idrogeologico grazie alla coltivazione del bosco stesso e al mantenimento del presidio sul territorio».

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