Paesi omonimi si incontrano: «cumparaggio» tra Caselle in Pittari e Caselle Torinese

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Paesi omonimi si incontrano: «cumparaggio» tra Caselle in Pittari e Caselle Torinese

Caselle in Pittari, piccolo centro collinare del basso Cilento, ha scoperto l’esistenza di un’altra Caselle in provincia di Torino, abitata da quasi 20mila persone. La storia è cominciata con un incontro casuale fra le due Pro loco alla scorsa edizione del Salone del Gusto di Torino, durante il quale, come scritto dal presidente della proloco cilentana, Antonio Pellegrino, «i casellesi di Caselle Torinese erano incuriositi da altri casellesi che coltivavano grano e raccontavano una storia per il futuro». Ed è nato così il desiderio di sapere se dietro questa omonimia si nascondano due realtà accomunate anche da altri aspetti.

L’incontro ufficiale tra casellesi, il «cumparaggio» tra i due comuni omonimi, si terrà sabato 20 luglio, nel corso delle manifestazioni della nona edizione del Palio del Grano a Caselle in Pittari in piazza Olmo alle 21, durante il quale è previsto anche l’avvio del progetto ‘Caselle d’Italia’ «con la speranza e l’auspicio – fa sapere la Pro loco locale – di poterlo poi estendere alle altre 4quattro Caselle che sono sede di Comune, più un’altra ventina non sede di Comune. Ed è significativo e fortemente simbolico che questo progetto, di amicizia e volontà di collaborazione a due anni dalle celebrazioni di Italia 150, parta dalle Caselle delle due regioni che allora, 150 anni fa, erano nelle posizioni una di conquistatore armato e l’altra di sopraffatto».

La storia, infatti, parte da più lontano, dal 1861, anno dell’unità d’Italia. All’indomani dell’unificazione,  una delle prime disposizioni amministrative del neonato Stato Italiano fu quello di azzerare tutti i casi di omonimia tra tutti i comuni del Regno. E così il 30 giugno 1862 il ministro dell’Interno Urbano Rattazzi invia da Torino ai prefetti del Regno d’Italia una circolare contenente indicazioni perché venissero mutate le denominazioni di comuni omonimi, per «evitare equivoci e imbarazzi per i privati come per le pubbliche amministrazioni». La circolare venne emanata con grande tempestività dal nuovo regno e quindi il 5 gennaio 1863 il Comune di Caselle in provincia di Torino cambia denominazione e diventa Caselle Torinese. Un mese dopo, il 6 febbraio 1863, il Comune di Caselle in provincia di Salerno cambia denominazione e diventa Caselle in Pittari. Altri decreti regi cambieranno la denominazione di altre Caselle, fra cui in provincia di Lodi (allora Milano), nascono i comuni di Caselle Lurani e di Caselle Landi.

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Foto Toni Isabella ©

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