Paestum: offerta formativa nei beni culturali e valorizzazione del territorio al centro di archeoincontri

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Paestum: offerta formativa nei beni culturali e valorizzazione del territorio al centro di archeoincontri

Gli studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori della provincia di Salerno, questa mattina, nell’ambito della BMTA, hanno partecipato alla presentazione dell’offerta formativa nei Beni culturali a cura delle Università. All’incontro ha partecipato l’assessore alla Formazione Professionale, Antonio Iannone, che ha portato il saluto del presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli. “Si tratta di un contributo prezioso- ha sottolineato Iannone – che le Università danno ai giovani presentando la loro offerta formativa nel settore dell’archeologia e del restauro”. Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, la presidente Area didattica Beni culturali Renata Cantilena dell’Università degli Studi di Salerno. I docenti degli atenei di Bari “Aldo Moro”, di Urbino “Carlo Bo”, di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, hanno illustrato i laboratori di antropologia, geofisica, restauro ed archeologia dei paesaggi. Dall’incontro è emersa l’importanza dell’informatica e delle tecnologie a supporto dell’archeologia. L’Università di Salerno, rappresentata dalla professoressa Cantilena, ha presentato i punti di forza dell’Ateneo, un vero e proprio villaggio a servizio degli studenti ed in crescita nel numero degli iscritti al triennio di Scienze dei Beni culturali. Nella seconda giornata della BMTA si è parlato, inoltre, di “Organizzazione e valorizzazione del Territorio” nel III workshop nazionale dei gruppi archeologici d’Italia, al quale ha partecipato, tra gli altri, l’assessore al Patrimonio e ai Beni culturali Salvatore Arena. “La Provincia di Salerno- ha sottolineato l’assessore Arena- possiede un patrimonio culturale e archeologico, in gran parte ancora sepolto e, dunque, da scoprire.  A causa del particolare momento economico che stiamo attraversando, però, i fondi a disposizione degli enti pubblici sono sempre di meno. Proprio per questo, intendiamo mettere a punto una strategia che veda il coinvolgimento di investimenti privati, garantendo un ritorno a fronte dei servizi resi alla comunità e all’Ente”.

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