Povertà in aumento nella provincia di Salerno: 40mila le persone in difficoltà. Ecco il dossier presentato dalla Caritas

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Povertà in aumento nella provincia di Salerno: 40mila le persone in difficoltà. Ecco il dossier presentato dalla Caritas

Sono circa 40mila le persone povere che hanno chiesto aiuto alla Caritas diocesana Salerno-Campagna-Acerno. E’ stato presentato da don Marco Russo il dossier statistico povertà e risorse 2012 della Caritas nel corso di una conferenza stampa durante la quale è intervenuto l’arcivescovo Luigi Moretti.

Il dossier è stato realizzato attingendo i dati forniti da 18 centri di ascolto dell’arcidiocesi e di 8 opere segno su un territorio di circa 500mila abitanti. La Caritas fornisce aiuti con il suo banco alimentare e con una serie di servizi, compreso il prestito della speranza di 500 euro al mese concesso nell’ultimo anno ad un centinaio di famiglie.

«Nella diocesi sono presenti una cinquantina tra Caritas parrocchiali e Centri di ascolto: nel 2011, a tali strutture si sono rivolte 9081 persone. Si riscontra una leggera prevalenza delle donne, pari al 54% tra gli utenti, ma la presenza maschile è salita al 46%”. Gli stranieri, intanto, costituiscono il 51% dell’utenza totale contro il 49% di italiani. “Mentre per gli stranieri la fascia più numerosa è la fascia 18-40 anni ( 1822 persone) per gli italiani la fascia presente più numerosa è dai 40 in su (2374 persone) da notare anche l’aumento della fascia della terza età che in tre anni si è triplicata (224 unità del 2009, 404 del 2010 fino a 703 del 2011 )».

Altro dato preoccupante quello secondo cui gli occupati che fanno ricorso alle strutture Caritas risultano in numero maggiore rispetto ai disoccupati: «Le richieste espresse sono così distribuite: 70% necessità primarie (pacco viveri, vestiario, sostegno economico) ,7% lavoro, 3% medico-farmaceutica, 3% casa , 3% assistenza legale per immigrati».

A rischio povertà sono anche le famiglie con figli. Da considerare anche una nuova povertà quella delle famiglie o dei single con retribuzioni insufficienti che non hanno la forza di arrivare a fine mese. Insufficienti risultano allo stato attuale gli ammortizzatori sociali posti in campo dai governi centrali e locali. 

ECCO IL DOSSIER DELLA CARITAS

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