Caso Poste, Tar accoglie ricorso del sindaco: l’ufficio di Roccadaspide non chiude il 28 dicembre

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Caso Poste, Tar accoglie ricorso del sindaco: l’ufficio di Roccadaspide non chiude il 28 dicembre

Lo scorso 5 dicembre il prefetto Gerarda Pantaleone riuscì a rinviare la chiusura dei trentasei uffici postali al 28 dicembre. Le proteste in questi giorni non sono mancate, per primi hanno agito i cittadini di Lentiscosa che hanno occupato l’ufficio della piccola frazione del comune di Camerota, per ben tre giorni. In quell’occasione è intervenuta l’amministrazione comunale e il consigliere di opposizione Scarpitta che hanno sbloccato la situazione e rassicurato la popolazione.

Situazione analoga a Roccadaspide dove il Tar di Salerno ha accolto momentaneamente il ricorso presentato dal sindaco, Girolamo Auricchio, sulla paventata chiusura dell’ufficio postale della frazione Fonte. Il provvedimento sarà valido fino al 10 gennaio prossimo. Il primo cittadino rocchese aveva incaricato l’avvocato Lorenzo Lentini di impugnare la decisione di Poste Italiane, che avrebbe recato un grave danno per la popolazione residente e le attività che insistono nella popolosa frazione, che conta mille e cinquecento abitanti. Auricchio contestava anche la tesi di Poste Italiane che giustifica la scelta di chiusura dell’ufficio, ossia la distanza tra l’ufficio di Fonte e quello del capoluogo: per Poste Italiane sarebbe di soli 5,2 chilometri, ma in verità la distanza è di 10,4 chilometri: raggiungere l’ufficio del Capoluogo sarebbe motivo di disagio per i cittadini, specialmente quelli anziani, che sicuramente vivrebbero le maggiori difficoltà. Per tali ragioni, il sindaco decise di conferire l’incarico al legale di fiducia del comune per ricorrere al Tar, che ha accolto la richiesta almeno fino al 10 gennaio prossimo.

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