Picchiano e minacciano di morte l’amante del padre, il pm chiede il processo per due sorelle

| di
Picchiano e minacciano di morte l’amante del padre, il pm chiede il processo per due sorelle

Fissata per il 2 marzo, al tribunale di Lagonegro, l’udienza preliminare durante la quale il gup deciderà se mandare, o meno, a processo le due sorelle di Centola imputate per i reati di minaccia, rapina e lesione personale nei confronti di una 40enne. A chiedere il rinvio a giudizio delle due, V.D. di 22 anni, e M.D.V, di 27, è stato il pm Francesco Greco. Il gup Claudio Matteo Zarrella ascolterà le difese degli indagati e poi deciderà il da farsi. 

L’accusa Le due sorelle di Centola, finite in manette lo scorso settembre, sono accusate di avere minacciato di morte e pestato a sangue una 40enne che definivano essere l’amante del padre. I fatti risalgono ai giorni tra agosto e settembre, quando le due giovani, hanno rinchiuso la donna in un appartamento di Vibonati, preso in affitto per l’occasione dalle due. Una volta dentro alla casa, le hanno tolto con la forza il telefonino e l’hanno picchiata violentemente, afferrandola per la gola, fino a farle mancare il respiro. Non contente, le hanno puntato le forbici alla gola e morsa su più parti del corpo. Poi calci, e infine, dopo minacce di morte e strattonamenti, le hanno tagliato ciocche di capelli con le forbici. La donna ha denunciato tutto ai carabinieri della compagnia di Sapri, che il 30 ottobre hanno arrestato le due giovani su ordine del gip del tribunale di Lagonegro, entrambe finite ai domiciliari, una a San Nicola di Centola e l’altra a Trieste. Ora la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero Greco, per cui il gup deciderà nella prossima udienza fissata per marzo.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata