Un flash mob per salvare l’ospedale di Polla: in migliaia nel gruppo Facebook ma pochi in strada

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Un flash mob per salvare l’ospedale di Polla: in migliaia nel gruppo Facebook ma pochi in strada

In quattromila sul gruppo Facebook ‘Difendiamo le nostre strutture sanitarie’, creato da Pietro Greco, medico responsabile del reparto di Neurologia dell’ospedale di Polla, e poche centinaia in strada. Al flash mob di sabato mattina organizzato a Polla per «difendere la sanità del Vallo di Diano» i numeri sono stati bassi, rispetto alle adesioni sui social network che avevano spinto il promotore del gruppo a dare un segno tangibile della volontà di salvare le strutture sanitarie locali, minacciate da tagli ai servizi. «Una manifestazione civile e silenziosa», l’ha definita Greco, che rimane «soddisfatto» per la sensibilità dimostrata dai cittadini. «Il tema della sanità è sentito – ha spiegato Greco a Italia2Tv – ma ora servono i fatti. L’ospedale di Polla, soprattutto nell’emergenza, ha carenza di medici». «La radiologia è uno dei servizi più importanti, e rimarranno tre medici in servizio perché il quarto a breve andrà in pensione. Come affronteranno l’estate? Ora occorrono i fatti». Don Franco Maltempo, cappellano dell’ospedale per quarant’anni aggiunge: «Da ospedale fiore all’occhiello è diventato un semplice ambulatorio. I cittadini sono penalizzati perché per un servizio devo emigrare a Napoli e Potenza». 

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