Incidente mortale Vallo, si complica la posizione del 24enne alla guida: procura contesta omicidio stradale

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Incidente mortale Vallo, si complica la posizione del 24enne alla guida: procura contesta omicidio stradale

«La droga avrebbe abbassato notevolmente il livello di attenzione del giovane alla guida della Renault». E’ questo quello che emerge dalle indagini della procura di Vallo della Lucania sull’incidente che è costato la vita a Pasquale D’Angiolillo e che è avvenuto tra Pattano e Vallo della Lucania giovedì notte intorno alle 3. Il sostituto procuratore Ivana Niglio e il capo procuratore Giancarlo Grippo, hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati il nome di Marco Mascolo, il 24enne paraplegico che era alla guida della Renault Clio con comandi speciali che è andata a schiantarsi contro un palo della pubblica illuminazione nei pressi della clinica Cobellis (nella foto). Mascolo – secondo quanto confermato da accertamenti medici e attente analisi – era drogato al momento dell’incidente. Ora sul capo del 24enne, rimasto paralizzato in seguito ad un altro incidente in moto avvenuto qualche anno fa, pende l’accusa di omicidio stradale. Le condizioni di salute del giovane sono già abbastanza serie e, in seguito all’impatto, si sono leggermente aggravate. Per questo motivo non è stata applicata al momento alcuna misura restrittiva, 

L’altro ferito
Pasquale D’Angiolillo, il 27enne morto nello schianto, è stato salutato l’ultima volta ieri pomeriggio, venerdì, nella chiesa di Ascea Marina. Una folla in lacrime si è stretta attorno alla famiglia di «quell’angelo con i capelli biondi che amava tanto la vita». Pasquale, al momento del sinistro, era seduto nei sedili posteriori. Simone Maiuri, invece, altro ragazzo di 24 anni di Ascea, era a lato di Marco Mascolo. Attualmente il giovane è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. La sua prognosi è riservata.

Le indagini
Intanto i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, agli ordini del capitano Mennato Malgieri, sono a lavoro per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’auto – secondo i primi accertamenti delle forze dell’ordine – avrebbe affrontato una curva «pericolosa» a velocità «sostenuta» senza «rispettare i limiti del codice della strada». L’automobile di Mascolo, una Renault Clio, è stata sottoposta a sequestro. A ridosso della clinica Cobellis, i militari hanno chiuso l’area dove è avvenuto l’incidente con un nastro bianco e rosso per consentire eventuali rilievi utili alla risoluzione del caso. Sull’asfalto sono evidenti i segni di una frenata brusca lunga circa cinquanta metri. I vigili del fuoco, quando sono arrivati sul luogo della tragedia, hanno dovuto estrarre i corpi dei tre amici dalle lamiere. I sanitari hanno in poco tempo constatato il decesso di Pasquale e hanno fatto soccorrere con maggiore urgenza Simone. 

Dall’ospedale
Dai corridoi del nosocomio cilentano non trapela molto. I medici stanno facendo tutto il possibile per mettere al sicuro la vita di Simone. Le sue condizioni sono gravi. Il giovane ha riportato ferite interne ed esterne oltre ad alcuni danni agli organi principali e escoriazioni sparse su tutto il corpo. Adamo Maiese, medico legale, ha depositato in procura, a Vallo, gli esiti dell’esame cadaverico esterno effettuato sul corpo di Pasquale D’Angiolillo: la morte del giovane è stata causata dallo sfondamento del cranio. Macabra e straziante la scene che si è presentata agli occhi dei primi soccorritori.

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