Scoperta shock nel Cilento, ossa marce di animale nell’allevamento dei bufali: scattano le indagini

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Scoperta shock nel Cilento, ossa marce di animale nell’allevamento dei bufali: scattano le indagini

Sarà la continuazione del caso «killer animali nel Cilento»? Le indagini sono ancora in corso e questo non possiamo affermarlo, ma spesso, nel Cilento e sulla piana del Sele, passanti e inquirenti hanno rinvenuto ossa di bufalo maschio. Cosa succede? I maschi non producono latte e per gli allevatori equivalgono a dire «soldi buttati». Devono comunque dare loro la razione di cibo giornaliera, ma senza un ritorno economico. Quindi, accade, che qualcuno decide di sopprimerli. In che modo? Li uccide cuccioli, appena nati, e ne tiene uno per ogni gruppo di femmine utile solo alla riproduzione. Gli altri vengono poi gettati nei canali di scolo e sotterrati. 

Quindici ossa marce sono state rinvenute in un allevamento di Altavilla Silentina dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretti dal capitano Alessandro Cisternino, e dal nucleo antisofisticazione e sanità di Salerno, in un allevamento. Le ossa sono state sequestrate e spedite all’istituto zooprofilattico di Portici, in provincia di Napoli, per essere esaminate. Secondo i primissimi accertamenti svolti sul posto dagli inquirenti, pare si tratterebbe di ossa appartenenti a maschi di bufalo abbandonati e lasciati morire. L’operazione è avvenuta dopo l’esposto denuncia presentato dai volontari dell’Eital onlus al termine di un blitz condotto insieme al parlamentare del Movimento 5 Stelle, Paolo Bernini. Il politico ha chiesto alla procura, mediante un esposto, di indagare per maltrattamenti di animali e danno ambientale. 

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