Svolta indagini Vassallo, Verini: «Ora è possibile risalire ai mandanti e ai responsabili»

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Svolta indagini Vassallo, Verini: «Ora è possibile risalire ai mandanti e ai responsabili»

La notizia dell’arresto in Colombia di Bruno Humberto Damiani ha riacceso i riflettori sul caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica trucidato da nove colpi di pistola mentre tornava a casa in auto nella sera del 5 settembre 2010. Sono passati quasi quattro anni e il vuoto che ha lasciato il sindaco pescatore nel Cilento non è stato colmato, anzi. Damiani è conosciuto con il soprannome di «brasiliano», viste le sue origini. E’ un uomo sul quale la procura di Salerno e i carabinieri del Ros indagano da tempo. E’ noto negli ambienti malavitosi del salernitano e, secondo gli inquirenti, l’arrestato potrebbe fornire elementi importantissimi relativi all’omicidio del sindaco. Proprio in relazione a questo delitto il «brasiliano» è stato più volte chiamato in causa. Gli investigatori colombiani erano sulle sue tracce dopo che la Dia di Salerno aveva accertato che era solito spostarsi tra il Brasile, che non avrebbe mai concesso l’estradizione, e il confinante paese sudamericano. Damiani era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare dal 20 giugno 2011 per due tentate estorsioni con l’aggravante del metodo mafioso in concorso con Giuseppe Stellato, alias «Pappacchione». Attualmente sono in corso le procedure estradizionali per consentire il trasferimento del detenuto in Italia.

Puntuale il commento di Dario Vassallo, fratello di Angelo, e del figlio Antonio. «Io ho sempre avuto fiducia negli investigatori e nella giustizia e spero che questo arresto serva a fare luce sull’omicidio di mio fratello». Queste le prime parole di Dario poche ore dopo la notizia diffusa dai media dell’arresto di Bruno Damiani. «Questa notizia è un qualcosa che noi abbiamo sempre richiesto agli inquirenti – afferma invece il figlio di Angelo, Antonio, al giornale del Cilento – perchè questo Damiani è uno dei nomi fatti più frequentemente all’interno delle indagini. Era stato lasciato andare dall’altre parte del mondo, ma la risposta ora è stata data». «Una volta portato in italia e interrogato – dice ancora il figlio di Angelo – penso che avremmo molte risposte grazie alle quali le indagini potranno diventare più fitte». L’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha così commentato: «Adesso aspettiamo quello che verrà fuori dall’ulteriore lavoro che dovranno fare gli inquirenti speriamo che l’uomo fermato possa fare presto rientro in Italia e speriamo di avere al più presto maggiori informazioni».

Sul caso è intervenuto anche Walter Verini, giornalista e deputato del partito Democratico. «L’arresto in Colombia di Bruno Humberto Damiani, latitante legato alla criminalità del Cilento, è una buona notizia per le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel settembre del 2010. Dopo più di tre anni dal tragico delitto che tolse la vita a un sindaco amato – aggiunge Verini – a un uomo del partito Democratico, anche questi elementi ci fanno ben sperare sulla possibilità di risalire finalmente ai mandanti e ai responsabili. E’ un dovere che abbiamo nei confronti della famiglia – conclude il deputato – della comunità di Pollica e soprattutto di un uomo che ha sempre creduto nella giustizia e lottato contro la criminalità pagando con la vita il prezzo delle sue battaglie». Il giornale del Cilento aveva già raccolto il pensiero del deputato umbro in occasione dell’ultima edizione del festival internazionale del giornalismo che si tiene a Perugia in primavera.

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