Sapri, abusi edilizi: sequestri per un valore di 3 milioni e mezzo di euro, denunciate 20 persone

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Sapri, abusi edilizi: sequestri per un valore di 3 milioni e mezzo di euro, denunciate 20 persone

Nel corso di operazioni finalizzate alla lotta all’abusivismo edilizio, i carabinieri della compagnia di Sapri hanno denunciato 20 persone accusate di illecito edilizio ed alterazione delle bellezze naturali in luoghi soggetti a speciale protezione, realizzazione di opere sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale.

In particolare a Sanza, gli uomini dell’arma, sotto la guida del brigadiere capo Raffaele Urciuoli, hanno denunciato G.D.M., 69enne sanzese, in quanto su un terreno di sua proprietà ed in assenza di qualsiasi atto autorizzativo, aveva realizzato alcune opere edili per un valore complessivo di 100.000.

Sempre a Sanza, altre tre persone in difformità al permesso a costruire, avrebbero realizzato alcuni lavori edili consistenti nella realizzazione di un fabbricato non autorizzato per un valore complessivo di 150.000 euro; inoltre, uno dei tre è sarebbe stato denunciato per aver falsificato la documentazione grafica progettuale aumentandone il piano volumetrico al fine di ottenere il lotto minimo previsto per la realizzazione dell’immobile.

Nello stesso ambito, a Marina di Camerota, gli uomini coordinati dal luogotenente Massimo Di Franco, hanno denunciato tre persone in quanto in località “Petricello”, a vario titolo, ed in difformità a quanto autorizzato, avevano realizzato alcuni lavori edili di manutenzione e ampliamento su un manufatto già esistente per una volumetria complessiva di valore complessivo di 350.000 euro; nello stesso comune ma in frazione Lentiscosa, G.C., in un fondo di sua proprietà avrebbe realizzato senza autorizzazione una struttura con copertura di due falde con  valore complessivo di 150.000 euro.

Nel comune di Centola, i carabinieri guidati dal maresciallo aiutante Giuseppe Sanzone, hanno denunciato M.L., 39enne residente a Novi Velia, in quanto nelle località “Badia” e “Lacci”, senza alcuna autorizzazione dei legittimi proprietari del terreno, avrebbe effettuato sbancamenti, smacchiamento e taglio di alberi, nonché la messa in opera di un cancello in ferro, modificando di fatto lo stato dei luoghi.

Inoltre, a San Giovanni a Piro, il maresciallo aiutante Roberto Ricotta ed i suoi uomini, hanno denunciato due persone del posto in quanto, in località “Ciorlia” accusati di aver realizzato una struttura lignea su base cementizia di un valore complessivo di 90.00 Euro.

Nell’ambito dello stesso contesto operativo, poi, imilitari hanno denunciato due napoletani, un cittadino ucraino ed uno residente a San Giovanni a Piro in quanto, a vario titolo, ed in assenza o difformità al permesso a costruire, avrebbero realizzato alcuni lavori edili consistenti nella realizzazione di due manufatti ed ampliamenti di preesistenti immobili per un valore complessivo di 110.000 euro.

Infine, nella frazione di “Scario” del comune di San Giovanni a Piro, i carabinieri della locale stazione, sempre sotto la guida del maresciallo Ricotta, hanno denunciato cinque persone, oltre che per il reato di abuso edilizio, anche per essersi resi responsabili di abuso di ufficio e falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.
 
Nella circostanza infatti un 72enne ed un 42enne di San Giovanni a Piro avrebbero realizzato lavori edili consistenti in una struttura ricettiva turistica per una volumetria complessiva di ben 1300 mc in più rispetto a quanto autorizzato, mentre il committente avrebbe attestato falsamente la conformità del progetto alle norme urbanistiche vigenti nel comune di San Giovanni a Piro, il responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive di Vallo della Lucania, avrebbe procurato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al titolare della pratica edilizia riguardante la citata struttura ricettiva, rilasciandogli il provvedimento autorizzativo.

Alla luce dell’attività investigativa svolta dall’arma, il Tribunale di Vallo della Lucania ha emesso un decreto di sequestro preventivo della struttura ricettiva turistica del valore di 2.500.000 Euro; il valore degli immobili sequestrati nell’ultima settimana dai carabinieri della compagnia di Sapri, ammonta a circa 3 milioni e mezzo di euro.

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