Morigerati, da «paese albergo» a «capitale del tango» per un week-end (FOTO E VIDEO)

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Morigerati, da «paese albergo» a «capitale del tango» per un week-end (FOTO E VIDEO)

Otto passi base, sei artisti dall’Italia, dalla Turchia e dall’Argentina, 6 dj e 100 appassionati tangueros sono i numeri della maxi kermesse dedicata al tango argentino che si è svolta dal 12 al 15 luglio a Morigerati, il borgo del Cilento famoso per le oasi del Bussento e per il paese albergo.

Le coppie di ballerini si sono incontrate nei centri storici di Morigerati e Sicilì, nelle piazze infuocate dal sole di luglio o all’ombra delle case strette e silenziose. Hanno dato vita ad abbracci, volteggi ed esibizioni commoventi mentre, quasi intimiditi, i passanti li osservavano incuriositi ed ammirati.

CiLento Tango Roots ha raccolto appassionati di tutte le età e di tutte le regioni. Marcella e Gianluca sono arrivati da La Spezia, Pierre dalla Francia, qualcuno da Bari, Napoli o Roma, tutti lì per ballare nelle milonghe sotto le stelle, per imparare dalle lezioni dei maestri, per scambiarsi “abbracci” ed esperienze e per vivere il Cilento e i suoi abitanti.

Il festival ha riscosso un successo notevole ed ha dato vita ad un “abbraccio” nuovo, quello tra il tango e il timido borgo di Morigerati, ha creato intimità, legami. Ha trasformato i luoghi severi dei due centri storici in piazze palpitanti di emozioni e vita.

Sul gruppo Facebook nato in occasione dell’evento non mancano pensieri e ringraziamenti. Tra questi Stefan scrive: «Ho visto tangueri ballare fino a notte, fare colazione con i pomodori più buoni del mondo alle sei del mattino, svegliarsi presto, fare il bagno e poi seguire cinque lezioni in un solo giorno. Ho visto organizzatori che erano ovunque, sempre presenti, sempre colorati, sempre a cercarsi l’un l’altro con una radiolina, un fischio, una voce possente, una bomba d’acqua. Il Cilento Tango Roots ha fatto incontrare alcune delle anime più belle che conosca in un luogo segreto, ed io lo ringrazio così, in punta di voce», oppure Anna che scrive: «Per tre giorni siamo stati fuori dal mondo, abbiamo vissuto un sogno denso di abbracci, di sorrisi, di sole, di note e di calore..».

Le esibizioni. Giovedì sera sul sagrato della chiesa di San Demetrio a Morigerati Paola Pinessi e Alberto Bersini hanno dato vita ad uno spettacolo travolgente. Compagni nel ballo e nella vita, sono considerati una delle coppie di tangueri migliori in Italia e anche chi questo ambiente l’ha vissuto per la prima volta durante questo week-end si è emozionato per il sogno dei due tangueros bergamaschi. Venerdì le note argentine hanno suonato per Murat Elmadagli e Virginia Nota, uno dei principali esponenti del tango in Turchia lui e nota ballerina ed insegnante italiana lei. Il festival è terminato sabato con l’esibizione più attesa: Mariana Dragone e Pablo Inza, ballerini ed insegnanti di grandissima esperienza, due dei punti di riferimento del tango nel panorama mondiale e il Cilento Tango Roots è stata la tappa conclusiva del tour che li ha visti interpreti nelle maggiori città europee. Le esibizioni sono state realizzate sui brani scelti da Darko Vicentijevic, Antonio Musumeci, Massimo Maugeri, Sabato Aranzitti, Simona Seraponte e Stefan Pan.

La spalla del festival è quella dell’associazione GTango, la prima nata a Salerno, che in collaborazione con il progetto Paese Albergo di Morigerati e con il supporto della cooperativa Terra di Resilienza ha proposto per il week-end agli appassionati di tango pacchetti di soggiorno e stage a prezzi ridotti.

Domenica sulle due piazze dei borghi di Morigerati e Sicilì è calato il silenzio e tutto è tornato come prima ma lì, tra quei vicoli e quelle case, c’è la speranza di un nuovo sogno di un tango di mezz’estate.

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Foto: Luca Belfiore, Anna Quaglia, Alberto Bersini

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