Frana Mingardina, dalla Provincia fanno sapere:«Via ai lavori per la messa in sicurezza»

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Frana Mingardina, dalla Provincia fanno sapere:«Via ai lavori per la messa in sicurezza»

La strada provinciale 562 è chiusa al traffico da giovedì 13 settembre dopo che dal costone roccioso in prossimità del bivio con la SP 66 è franato un masso andando a sbattare contro un automobile che transitava da quelle parti nonostante i cartelli di divieto apposti dalla Provincia dopo l’incendio di questa estate. Da Marina di Camerota passando per Palinuro fino allo svicolo per la stazione di San Severino di Centola, la Mingardina è un pericolo giornaliero per le centinaia di automobili che percorrono l’arteria in direzione di uffici, scuole e appunto la stazione dei treni. Sono svariati gli episodi registrati fino a questo momento di massi pericolanti che hanno raggiunto dalla montagna il manto stradale. Il punto più a rischio, seconodo le parole degli esperti, è quello al chilometro 5 all’altezza della discoteca il Ciclope. Cinquecento metri prima è stato fatto brillare negli anni passati, un pezzo di roccia che sarebbe caduto da lì a poco se non fossero intervenuti i rocciatori.

Da questa mattina, 19 settembre, sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza del costone. Questo è quanto emerge dal comunicato stampaa inviato da Palazzo Sant’Agostino. L’assessore ai Lavori Pubblici Marcello Feola, in occasione dell’incendio che questa estate ha fatto si che si scatenasse la rivolta sui social network grazie alle parole poco belle rivolte dal cantautore Ruggeri all’inidirizzo della strada Mingardina, aveva promesso lavori in tempi rapidi per la riapertura della provinciale. Tramite nota stampa l’assessore fa sapere:«Come già annunciato – dichiara Feola – la nostra amministrazione ha stanziato proprie risorse per poter fronteggiare, concretamente e tempestivamente, quest’emergenza che ha creato forti disagi alle comunità di Camerota e Centola. A questo primo intervento dovranno seguire i lavori di ripristino delle reti corticali e della rete paramassi già esistenti lungo lo stesso costone. Lavori per i quali ho già raggiunto un’intesa con le competenti autorità regionali, che dovranno assicurarci il necessario finanziamento».

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