Torre Orsaia, da 8 mesi senza stipendio: idraulico forestali della comunità montana incatenati per protesta

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Torre Orsaia, da 8 mesi senza stipendio: idraulico forestali della comunità montana incatenati per protesta

Forte protesta dei lavoratori della Comunità Montana del Lambro e Mingardo. Nella giornata di giovedì, decine di dipendenti si sono incatenati in forma di protesta davanti alla sede dell’ente montano a Torre Orsaia. Da otto mesi gli operai idraulico forestali non percepiscono stipendio.

Sono lavoratori esasperati, probabilmente, da «promesse disattese». Il consigliere regionale Donato Pica ha espresso solidarietà per i dipendenti della comunità montana in protesta: «Si assiste ad una situazione paradossale, purtroppo presente anche in altri enti montani che pone in primo piano le responsabilità della Regione Campania per quanto attiene alle risorse necessarie». «Abbiamo più volte – continua Pica – segnalato questa anomalia nelle sedi competenti, ma a tutt’oggi agli impegni assunti non corrispondono atti concreti. Martedi prossimo affronteremo la questione degli operai idraulico-forestali in Commissione Agricoltura con l’auspicio che giungano, finalmente, risposte concrete e risolutive».

Solidarietà anche da parte del sindaco di Sapri del Medico: «Esprimo solidarietà e preoccupazione per quanto è accaduto a Torre Orsaia presso la sede della Comunità Montana. Dobbiamo uscire da una situazione di stallo e di incertezza che ha trascinato i lavoratori all’esasperazione. Il presidente Caldoro e il consiglio regionale deve rispettare gli impegni presi, attivare i fondi Fas per la copertura del piano della forestazione 2012 e di erogare le risorse dovute alle comunità montane per il 2011. E’ arrivato il momento di dare risposte ad un settore strategico per la nostra regione, impegnato nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia del territorio. Quanto accaduto nella mia città, nei giorni scorsi, è anche dovuto al disimpegno dei lavoratori forestali nell’attività di tutela delle aree rurali, oramai abbandonate a se stesse e prive di ogni forma di controllo e manutenzione. Sono vicino alle famiglie dei lavoratori che si vedono private di ogni diritto, non possono pagare loro gli errori della politica vecchia e nuova. L’amministrazione comunale di Sapri si impegnerà a sostenere in tutte le sedi istituzionali la tutela dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie».

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