Camerota, Scarpitta: «Dopo i festini e gli sprechi arrivano le prese in giro alla popolazione e ancora promesse e menzogne» (FOTO DOCUMENTI)

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Camerota, Scarpitta: «Dopo i festini e gli sprechi arrivano le prese in giro alla popolazione e ancora promesse e menzogne» (FOTO DOCUMENTI)

Gentile redazione
I cittadini di Camerota devono sapere che è stato convocato un consiglio comunale, il secondo in 6 mesi, tenendo conto che il primo (richiesto d’urgenza) fu indetto per discutere del tema degli oneri di urbanizzazione e permessi a costruire per le strutture balneari, con 20 punti all’ordine del giorno. Insomma siamo al ridicolo, alla vera mancanza di rispetto verso i cittadini, all’idea per cui siamo tutti incapaci di intendere e di volere del fatto che ci stanno buttando fumo negli occhi per continuare a farsi i propri interessi e non decidere su nulla, dando la parvenza di decidere su tutto. Come si può immaginare di discutere, confrontarsi, proporre e decidere in una sola seduta di consiglio comunale 20 punti insieme, tra cui regolamento Imu, petizioni di cittadini di Licusati, regolamento per il pagamento agevolato di tributi, istituzione del corpo di guardie ambientali, bilancio e tanto altro ancora come si può vedere dal documento allegato? Insomma dopo una estate di festini che hanno visti impegnati i nostri amministratori, dopo una stagione di palcoscenici allestiti in ogni dove per il loro sport preferito che è la propaganda, di sprechi di soldi per pagare il pernottamento al capitano del metrò del mare, di sperperi per pagare imprenditori del napoletano come il signor Alfieri che ha percepito oltre 20mila euro per gli spettacoli estivi alla faccia delle associazioni locali che si sono impegnati e si sono viste liquidate con un bel grazie ciao, dopo un periodo lunghissimo di disattenzioni che poi significano le palme distrutte del lungomare Trieste di Marina di Camerota, ormai simbolo dell’abbandono e della malagestione di questa amministrazione, insomma dopo il peggio del peggio che da vent’anni si ripete e che ora raggiunge il suo punto di culmine, ci invitano al secondo consiglio comunale per partecipare ad una messa in scena. Io voglio discutere dei problemi e voglio trovare soluzioni. Li voglio affrontare punto per punto ed offrire un mio contributo, ma visti gli interlocutori mi sento disarmato. Vorrei dire ad esempio che per risolvere il problema del nostro lungomare che sembra quello di una città bombardata, basterebbe convocare gli operatori turistici, interloquire con quelli che all’interno delle proprie strutture hanno realizzato parchi e aree verdi che fanno invidia a molti, chiedere loro una consulenza gratuita su come abbellire il nostro lungomare, devastato dal punteruolo rosso e dal punteruolo dell’incapacità amministrativa e poi realizzare un progetto di rimpianto di alberi, magari autoctoni. Vorrei dire che i soldi per la riqualificazione dell’area li possiamo trovare chiedendo un sostegno ai tanti fornitori privati che distribuiscono ai nostri esercenti d’estate, facendo adottare ad ognuno una pianta che magari porti la targa del loro marchio di riferimento, rendendo protagonisti, in primo luogo, i nostri piccoli e grandi imprenditori affinché si attivino per chiedere una proficua collaborazione a queste imprese. Vorrei proporre di attivare una collaborazione con il Parco, la Forestale, la Comunità montana, con i tanti volontari del nostro territorio che ad ogni buona occasione non hanno fatto mancare il proprio contributo, per un vero piano verde nel comune di Camerota. Vorrei proporre al sindaco di considerare la casa dei napoletani (che vengono a votare a Camerota e che risultano illegalmente residenti del nostro Comune) come casa di lusso, anziché prima casa e applicare la massima tariffa. Mentre per i nostri residenti la loro seconda casa, frutto di sacrifici di una vita di migrazione, duro lavoro e rinunce, come una casa vacanza a cui attribuire la tariffa da prima casa. Vorrei ricordare al sindaco che se ai nostri residenti veri viene applicata l’Imu per la seconda casa, nelle abitazioni che affittano d’estate, per loro non basterebbero le entrate dei fitti estivi per pagare Imu, Tarsu e spese fisse di Enel, consorzio acquedotto e via dicendo, soprattutto ora che si fitta solo per un mese al massimo. Quindi è per i nostri residenti veri che vanno individuate le soluzioni non per i napoletani finti residenti. Vorrei ancora dire al sindaco che di fronte a queste batoste di tasse comunali sarebbe stato meglio applicare – come abbiamo detto precedentemente – la tariffa turistica a 50 centesimi al giorno, come stanno facendo diverse amministrazioni anche cilentane, che avrebbe fruttato al Comune 350mila euro circa, abbattendo così il costo dell’Imu per i residenti. E invece staremo lì ad assistere al teatrino dei tempi contingentati da un calendario fumoso e denso di superficialità. Figuriamoci cosa può succedere davanti a 20 punti all’ordine del giorno. Chiedo apertamente al sindaco di invertire l’ordine del giorno del consiglio comunale e di mettere al primo punto  e non all’ultimo il bilancio comunale, l’Imu e la petizione dei cittadini di Licusati. Poi rinviare al giorno successivo per gli altri argomenti calendarizzati, così da garantire un confronto propositivo. Ricordo che non ci è stato presentato nessun bilancio dell’estate ma soltanto il degrado di un paese abbandonato a se stesso. E le promesse? Quelle ormai ci si imbarazza anche solo a menzionarle. Il palazzetto? Quasi doppiati i tempi promessi per una soluzione. Per non dire dell’azione che avevano promesso per liberare i cittadini da Equitalia e tutte le altre barzellette che abbiamo dovuto ascoltare dai pinocchio di professione che occupano da vent’anni il potere. Economia zero, se non per qualche spicciolo da destinare agli amichetti stretti o per i loro lauti stipendi. Restauri, rifacimenti, cantieri? Zero assoluto. Non ci resta che attendere la prossima promessa, la prossima menzogna, la prossima presa in giro. Con buona pace di molti complici e asserviti.

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