Il TAR dice “NO” alla costruzione di un pontile e di un capanno attrezzi in località Foce Sele

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Il TAR dice “NO” alla costruzione di un pontile e di un capanno attrezzi in località Foce Sele

Con sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) sul ricorso, proposto dalla Coop. Galileo, rappresentato e difeso da Lorenzo Lentini, avvocato, si ripristina la legalità legata ad un intervento di costruzione di un “pontile e di un capanno attrezzi” in località Foce Sele.

Tanti anni di abusivismo e opere improprie lungo la fascia litoranea iniziano a trovare una barriera nell’azione dell’Ente Riserve Sele e Tanagro rappresentato e difeso dall’avv. Angela Ferrara, dal Comune di Eboli rappresentato e difeso dagli avv. Nelso Buccella, Ernesta Iorio, dalla Regione Campania in persona del presidente P.T., dal Genio Civile di Salerno, dall’ Autorità Interregionale Fiume Sele, dalla Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici Sa-Av , che ottengono  pieno riconoscimento al diniego per la realizzazione delle suddette opere con condanna alle spese di giudizio.

Mai l’ente Riserva aveva attivato procedure ordinarie di opposizione alle disposizioni amministrative, a fronte di un degrado continuo e dilagante. L’azione congiunta delle istituzioni pubbliche e la recente sottoscrizione del patto ambientale la scorsa settimana presso la Casina Rossa dove risiede anche un presidio della polizia Provinciale, cominciano a dare i loro frutti per il rispetto delle leggi , la pianificazione delle responsabilità e la programmazione di uno sviluppo sostenibile per un’area con grandi vocazioni ambientali e culturali.

Il presidente della Riserva Nicoletti afferma con soddisfazione che “il presidio territoriale e la sinergia interistituzionale è la strada per contenere il degrado ed avviare un processo di governo del territorio a tutela prima dei residenti e poi della natura che in questo ambito esprime un potenziale che per troppi anni è rimasto in abbandono” ed aggiunge “speriamo che a questi segnali di legalità  si dia continuità e concretezza”.

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