Camerota, Scarpitta sul caso Pozzallo: «Il sindaco si sbugiarda da solo e porta chiacchiere in procura»

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Camerota, Scarpitta sul caso Pozzallo: «Il sindaco si sbugiarda da solo e porta chiacchiere in procura»

di Mario Scarpitta

Gentile redazione e cari lettori di questo giornale,
ci sono novità interessanti in merito alla questione del terreno del Pozzallo a Camerota per cui il sindaco ha accusato di furto il consigliere Pierpaolo Guzzo, beccandosi una denuncia, che lo stesso Guzzo ha dichiarato di dovere integrare in vista dell’ultimo “show” del sindaco di Camerota, in consiglio comunale. Bene eravamo rimasti al consiglio comunale, in occasione del quale il sindaco aveva dato appuntamento a Guzzo e al sottoscritto a recarsi, carte alla mano, alla procura della repubblica. Appuntamento fissato per lunedì scorso, al quale io ero l’unico presente, come fatto protocollare dal Comune, poi rinviato “perchè il procuratore non c’era”, è quello che ha riferito il sindaco.

Bene ieri il sindaco all’improvviso ci invia comunicazione che lui si sta recando dal procuratore. Io ho lasciato il lavoro e mi sono avviato verso la procura di Vallo della Lucania dove è venuto anche il consigliere Pierpaolo Guzzo. Il sindaco nonostante non ci ha comunicato con anticipo l’appuntamento, era già nell’ufficio del procuratore quando noi siamo arrivati. Dopo averlo sentito il procuratore, gentilmente, ha accolto anche noi nel suo ufficio. Quando gli abbiamo presentato il caso il procuratore, giustamente, ha tenuto a precisare che probabilmente abbiamo sbagliato indirizzo poichè lui non facendo il prete di professione ha bisogno di carte per procedere nel fare chiarezza. Comunque il consigliere Guzzo ha illustrato il suo punto di vista della vicenda e, a differenza del sindaco di Camerota, ha potuto informare il procuratore dell’avvenuta denuncia fatta nei confronti del sindaco che lo ha accusato di furto. Mentre il sindaco non ha portato nessuna denuncia.

Dal mio punto di vista ho chiesto al procuratore, a nome di tutta la cittadinanza di Camerota, che venga fatta chiarezza su questa vicenda. E il procuratore ha dovuto ribadire che ci vogliono le carte, chi si sente rubato fa una denuncia. La conclusione di oggi è quindi che il sindaco ancora una volta fa chiacchiere e porta chiacchiere al procuratore. Fino ad oggi non ha fatto niente e non ha potuto portare niente. Perchè se dice che Guzzo ha rubato un terreno al Comune non l’ha denunciato per furto? Che cosa se ne fa di una delibera comunale il procuratore se le accuse che il sindaco sospetta non le rende ufficiali con una denuncia? Questo è accaduto davanti al procuratore Giancarlo Grippo di Vallo della Lucania. Se il sindaco dice che mantiene il riserbo sull’incontro io dico che non c’è bisogno di alcun riserbo. Tutto deve essere reso pubblico perchè non ci sono motivi per tenerlo nascosto, i cittadini devono sapere perchè si corre il rischio che con la scusa di tenere il riserbo si continui a dire bugie, a non fare chiarezza e a fare solo chiacchiere. Io sull’incontro con il procuratore vi ho raccontato tutto e il procuratore non ha avuto motivo per chiedere il riserbo sull’appuntamento. Il sindaco faccia lo stesso e non prenda in giro la gente che deve sapere tutta la verità. Comunque sia io che il collega di minoranza Pierpaolo Guzzo abbiamo illustrato al procuratore il tentativo compiuto da parte dell’amministrazione di alienare, quindi di vendere, parte del patrimonio pubblico di Camerota. Come è facilmente intuibile un procuratore della repubblica non rimane indifferente rispetto a simili informazioni. Ma in questo caso non ci saranno le chiacchiere ma i fatti da portare alla procura della repubblica e di questo, cari lettori e cittadini, potete stare tranquilli che me ne assumo tutto l’onere. Porteremo tutta la documentazione e tutte le prove di una simile azione alla procura della repubblica se l’amministrazione di Camerota non bloccherà questa vergognosa operazione già avallata da una approvazione in consiglio comunale.

Mi segnalano che il sindaco si chiede del mio giornale perché non avrebbe pubblicato sul fatto del Pozzallo.  Vedo che ha un tormentone con il mio giornale, forse non ha digerito il fatto di non essere riuscito a metterci il cappello sopra. Comunque quando vuole possiamo fornirgli l’elenco delle telefonata fatte dai giornalisti del giornaledelcilento.it a cui non ha voluto rispondere.  Giustamente hanno chiamato lui perchè lui accusava e lui diceva di avere le carte, ma lui all’epoca non rispose. La smetta di preoccuparsi di questo giornale con cui  ha provato ad avere, senza riuscirci, gli stessi rapporti che ha con altri organi di propaganda che si fingono giornali, pronti a mettersi a busta paga del potere. In questo giornale, nè quando era all’opposizione e chiedeva apertamente (lo possono provare i tanti testimoni presenti alle riunioni di Insieme Cambierà)  che il giornaledelcilento si schierasse politicamente dalla parte del gruppo,  nè ora che è in maggioranza, può fare entrare le sue logiche clientelari. Ha ottenuto il divieto di ficcare il naso allora, e ottiene l’autonomia dei giornalisti e della redazione oggi. Indichi una sola volta di avere trasmesso sue dichiarazioni o sue ‘prove’ che non gli sono state pubblicate. L’affidabilità di questo giornale è data dai suoi numeri e dalla libertà e autonomia che lo caratterizza. Stare lontano da certi personaggi significa fare iniziative di successo  e di pubblico. Ecco perché altri tentativi sono destinati a rimanere giornaletti della parrocchietta, o foglietti per tifoserie che mangiano alla corte del padrone.

Quanto al costituirsi parti civile, io lo farò come danneggiato in campagna elettorale se i fatti sbugiarderanno la campagna intimidatoria compiuta dall’attuale sindaco con cui definì «ladro» il consigliere Guzzo. Costituirsi parte civile per i cittadini, se il sindaco non l’ha imparato, toccherebbe a lui, proprio in qualità di primo cittadino. Ma  non producendo fatti, denunce, ma solo chiacchiere imbarazzanti, neppure questo potrà fare. Forse canterà la canzoncina di sempre che ‘è pronto a farlo’, tanto lui è sempre pronto ma non fa mai niente. Quanto alle mie costituzioni civili a difesa dei cittadini, tutti sanno quanto sono pressanti e continuate, soprattutto nel difendere i cittadini da un sindaco come questo e dalla sua combriccola. Io a differenza sua sono un uomo libero, che non ha compromessi con alcuno e che può liberamente fare tutte le iniziative che ritiene opportune e giuste per i cittadini poiché non ho scheletri nell’armadio.

Su questo sindaco posso scrivere un romanzo a puntate e raccontarne un episodio al giorno, in costante evoluzione. Io conosco già l’epilogo del romanzo ma lui non sa quante puntate mancano all’epilogo e garantisco che ce ne sono molte. Dice che bisogna chiedere a me gli effetti politici di questa vicenda? Li conosce molto bene: io voglio verità e non dico di essere stato alla Regione e al Catasto, come fa lui, portando questo come la prova della volontà di restituire il terreno ai cittadini. Magari è stato in Regione e al Catasto, come fa di solito o a fare qualche passeggiatina per darsi qualche tono o a ritirare le carte delle particelle. Ma se voleva restituire il terreno ai cittadini andava alla Procura con una denuncia, e non oggi, ma 7 mesi fa. Intanto ci va oggi e tra l’altro senza la denuncia. 

Il sindaco non butti fumo negli occhi alla gente e se è davvero legato ai beni dei cittadini blocchi immediatamente la svendita dei beni del Comune, altrimenti come Pinocchio si illuderà di fare credere di essere legato a un terreno, ma disposto a svendere tutti gli altri terreni, come l’invidia che avrebbe chi vuole per se quello che invece è finito in mano di altri. La pineta insegna? 

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