Pollica, l’appello di Dario Vassallo: «Angelo è morto da sindaco ma lo Stato e gli amministratori possono realizzare il sogno di un uomo giusto»
| di Marianna Vallone
Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore e fratello del sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010, lancia un appello ai sindaci, agli amministratori, alle associazioni e alla società civile di tutto il Paese.
«La “Festa della Speranza” che si è tenuta a Roma lo scorso 1 dicembre – spiega Dario – è stato anche un evento organizzato al fine di realizzare i sogni di Angelo, lui ci ha insegnato a credere con forza che i sogni si avverano. Il progetto consiste nel presentare al consiglio dei ministri del nuovo governo un’idea di lavoro al fine di realizzare la strada del Parco (provincia di Salerno) e la strada Celso di Pollica- Casalvelino Marina, sempre in provincia di Salerno) attraverso la raccolta firme da parte di sindaci, amministratori, associazioni, società civile».
«La Strada del Parco – continua Dario Vassallo – sarebbe un passante che collegherebbe il Vallo di Diano con il Cilento, attraverso il quale ci sarebbe un collegamento tra due territori vicini, ma separati da un massiccio montuoso. Questa strada creerebbe l’unione tra due realta’ vicine culturalmente ma separate da una natura bellissima. La Strada del Parco è bellezza, non solo esteriore, ma anche e soprattutto dell’animo, perché renderebbe queste popolazioni piu’ sicure economicamente ma anche culturalmente. Non è un concetto astratto è un sogno reale, che di colpo puo’ cambiare il destino di un territorio. La Strada del Parco non è una strada ad alta percorribilità per il trasporto di merce e cose, ma è una strada a bassa velocità, dove l’utente non puo’ correre in quanto calamitato dalla bellezze della nostra terra, fatta da boschi secolari, paesini incastonati nella roccia come diamanti, per arrivare al mare e scorgere il suo blu intenso, un blu cobalto e ammirare spiagge dorate. E’ la strada della cultura che collegherebbe la Certosa di San Lorenzo , meglio conosciuta come Certosa di Padula, la piu’ grande che esiste il Italia, costruita dal Principe Sanseverino nel 1306 ed è dal 1998 Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Collegherebbe la Certosa di Padula con Palinuro , promontorio che ci riporta alla mente il nocchiero di Enea. Collegherebbe l’antica Lucania con la Magna Grecia , con Camerota, dove nelle sue grotte è stato ritrovato l’Homo Camerotensis risalente a 540.000 anni fa, prima dell’Homo di Neanderthal».
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