Primarie Pd a Vallo, Ruocco: «Molinaro tradito alle spalle, la piazza? La completino e noi la riempiamo»

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Primarie Pd a Vallo, Ruocco: «Molinaro tradito alle spalle, la piazza? La completino e noi la riempiamo»

A circa dieci giorni dalle Primarie Pd che si terranno il primo febbraio, il giornaledelcilento.it ha incontrato il segretario del Pd di Vallo della Lucania, Riccardo Ruocco, per parlare dei futuri progetti e per capire il punto di vista su alcune tematiche che interessano il territorio e il partito.

A che punto è il Pd a Vallo della Lucania? Rispetto al punto di partenza mi ritengo soddisfatto e credo lo siano anche i tesserati ed i cittadini vicini al centrosinistra. Il nostro percorso è stato difficile e lo sarà ancor di più in avanti, ma sono certo che stiamo costruendo qualcosa di importante: il Pd di Vallo diventerà fortissimo ed apprezzato. Ci eravamo imposti degli obiettivi, è bello vederli lentamente realizzati. Un anno fa non credo ci fossero persone che avrebbero scommesso sul Pd. Oggi fa un certo effetto ricevere apprezzamenti dai  cittadini ed è bello registrare tesserati storici che si riavvicinano con un certo entusiasmo. E poi, le dico una cosa, se oggi a Vallo si registra una certa effervescenza politica, una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del paese, un buona parte del merito ritengo vada attribuito al Pd. Abbiamo saputo trasmettere la fame di politica anche a chi ad un certo punto si sentiva solo e scoraggiato. Vallo ha assolutamente bisogno di restituire ai cittadini la voglia di partecipare, di conoscenza, di condivisione delle scelte. Questo è il nostro obiettivo principale perché significherebbe avere di nuovo  una comunità viva, informata, consapevole, desiderosa di dare contributi. Accadesse di nuovo, ne guadagnerebbero tutti soprattutto la politica.  
  
Avete annunciato l’inizio della campagna elettorale, perché questa strategia? Sinceramente non vedo nessun fatto straordinario in questa dichiarazione e mi sorprendo quando qualcuno parla di campagna elettorale mai finita per individuare un fatto negativo. Dovremmo piuttosto   condannare e tenere a distanza quella politica che  solo in occasione di appuntamenti elettorali si avvicina ai cittadini per poi tenerli a debita distanza per lunghi periodi, come se si trattasse di  estranei. Ecco,  da queste consapevolezze ci siamo imposti di dare inizio ad un percorso totalmente diverso che parte realmente dai cittadini e che li vede protagonisti nelle scelte che riguardano tutti. Per noi l’aver dato inizio alla campagna elettorale ha significato e significa  questo, non altro. Ecco perché abbiamo inaugurato  i ‘cantieri dell’idea’  ossia  delle iniziative tematiche con cadenza mensile  che ci consentiranno di scrivere il futuro di vallo direttamente con i cittadini.    

A Vallo della Lucania stiamo assistendo al rifacimento della piazza e ai tanti disagi per i cittadini. Cosa ne pensa? Sinceramente non sono mai caduto nella tentazione della polemica a tutti i costi sulla vicenda piazza. Oggi sarebbe facile speculare politicamente   sui disagi dei cantieri e  sull’estetica della piazza, ma sarebbe una speculazione di basso livello senza alcun ritorno in termini di consenso.  A chi continua a farlo suggerisco  di smettere perchè è un falso ed apparente consenso che si trasformerà in un netto dissenso. A lavori conclusi la piazza rappresenterà l’opera più importante di questa amministrazione.  Cosa diversa è ragionare sull’opportunità del restyling   in considerazione delle reali e diverse esigenze strategiche della cittaà, e su questo ci siamo più volte espressi. Con cinque milioni di euro si sarebbe  potuto investire sullíambiente, sulle energie rinnovabili o in progetti veramente  strategici per la città;  di certo noi, da un punto di vista strategico e nellíottica di un visione complessiva della città non   avremmo mai investito una simile somma partendo dal centro.  Ma questo fa parte delle scelte politiche di chi amministra, della visione che si ha in mente e chi ha vinto le ultime elezioni ha tutto il diritto di  compiere scelte assumendosene le  responsabilità. E’ ovvio però che alla rinuncia da parte del Pd alla speculazione politica  sui disagi della piazza oggi, ci si aspetta la consapevolezza da parte  dell’amministrazione attuale di non  basare  domani  la validità del proprio  progetto politico sul gradimento estetico della piazza. Vorrebbe significare líennesimo inganno alla comunità.  Dunque il messaggio è: si sbrighi l’amministrazione ad ultimare i lavori della piazza perchè a riempirla  di gente ci penseremo noi. 

Qualche mese fa l’assessore del Pd Molinaro veniva allontanato dal vostro circolo, com’è la situazione? Si sono dette molte cose inesatte su questa vicenda, abbiamo scelto di mantenere – a differenza di qualcuno –  i toni bassi con la consapevolezza e la forza tipica di chi ha interesse al risultato politico e non al gossip personale. Noi partiamo da una premessa basilare e semplice : chi decide di far parte di un partito politico  dovrebbe sapere  che le  decisioni riguardanti le linee politiche  si prendono tutti insieme e  a maggioranza . Se questo non viene accettato significa che si sta facendo un po’ di confusione; quando poi oltre a non accettare l’orientamento di un gruppo si vuole imporre il proprio stiamo parlando di altre cose .  Piuttosto e’ il caso di precisare che noi , all’esito di numerosi  tentativi con Molinaro,  abbiamo espresso la nostra indisponibilità a rinnovare una richiesta di tesseramento qualora fosse avvenuta durante l’anno.  Cosa diversa e’ l’allontanamento dal partito.  Per capirci, se c’e’ qualcuno che politicamente ha allontanato qualche altro  dal proprio gruppo e’ l’amministrazione Aloia prima con Miraldi oggi proprio  con Molinaro.  Proprio cosi. Noi abbiamo parlato di indisponibilità e  lo abbiamo fatto in maniera chiara  ed attraverso un iter pulito e trasparente; qualche altro invece  ha di fatto  ‘allontanato’ Molinaro dall’amministrazione alle sue  spalle tradendolo con gesti politici inequivocabili e significativi. Nonostante ciò nessun rancore, anzi a questo punto l’auspicio è che Molinaro rimanga dov’è insieme ad Aloia, Ametrano e Cobellis. 

Elezioni regionali, perché l’idea di mettere insieme i circoli del Cilento? L’idea nasce da una preoccupazione di fondo che chi ha condiviso questa iniziativa sposa appieno.  Dal prossimo maggio il nostro territorio si troverà a scontare un vuoto politico devastante ed insidioso  trovandosi privo del proprio riferimento politico principale  cioè Antonio Valiante.  Ritengo gravissimo che sino ad oggi nel Pd non si parli di questo e soprattutto non si sia immaginato  di dare inizio ad un percorso di riflessione  per l’individuazione – con le dovute ed ovvie  proporzioni del caso – di  un candidato  scelto da territorio.   Non vorrei che il mio partito ci avesse rinunciato o peggio ancora stesse sottovalutando  le possibili conseguenze,  sarebbe imperdonabile e gravissimo visto che il nostro territorio e’ sotto assedio da  emergenze  di grave entità.   Una cosa però deve essere chiara: individuare un candidato  non deve assolutamente significare calare un nome dallíalto perché costituirebbe  il modo più semplice per disperdere consenso e favorire altre compagini.  Ecco l’idea di far partire dal basso questo processo.  Insieme ad altri 18 circoli  (e a tutti gli altri che vorranno unirsi) siamo disponibili e pronti a governarlo.

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