Scoperte piste e tagli abusivi in 5 comuni del Cilento: fioccano le denunce

Tre denunce, per ora, e indagini in corso per risalire ad altri responsabili: è il bilancio del Comando Forestale delle stazioni di Vallo della Lucania che hanno denunciato alcune persone perché ritenute responsabili di aver tagliato nei boschi del Cilento alberi senza autorizzazione. Specie preziose e particolarmente protette perché si trovano in zona Sic e Zps. In pratica i comuni coinvolti nel blitz delle giubbe verdi sono Corleto Monforte, Camerota, Polla, Campora e Rofrano, in cui è stata scoperta una pista abusiva  all’interno di un complesso boscato e il taglio furtivo di numerosi alberi ricadenti su terreni demaniali e privati.

A Corleto Monforte, in località ‘Varco della Montagnola’, a circa 1300 metri di altitudine dove il faggio trova il proprio habitat naturale, in zona Sic e Zps, i forestali della stazione locale, hanno accertato su un terreno di proprietà comunale, dove era in corso il taglio di un bosco di alto fusto, la realizzazione ex novo di una pista in terra battuta. Le indagini condotte, le acquisizioni documentali, la consultazione della cartografia e le verifiche in campo, hanno consentito di accertare, che i lavori, ossia la pista e lo sbancamento sono stati realizzati senza alcun titolo autorizzativo, presumibilmente per facilitare l’esbosco delle 3000 piante di faggio tagliate. Denunciati il rappresentante della ditta e il direttore dei lavori. 

A Camerota, le giubbe verdi di San Giovanni a Piro, dopo una segnalazione, hanno scoperto in località ‘Arcuzzo’ la presenza di operai di una ditta boschiva intenti ad eseguire il taglio di un bosco ceduo di specie quercina, eseguite senza autorizzazione. Denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania S.V., che dovrà rispondere per il reato di falso e furto di materiale legnoso sottratto illegalmente senza il consenso dei legittimi proprietari. Mentre per i casi accertati nei comuni di Polla, Campora e Rofrano, sono in corso le indagini da parte del Corpo Forestale, per ricostruire e trovare utili elementi per assicurare alla giustizia i responsabili dei furti.

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