Tango e cielo a Morigerati, la milonga sotto le stelle arriva all’atteso ‘Agritango Roots’

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Tango e cielo a Morigerati, la milonga sotto le stelle arriva all’atteso ‘Agritango Roots’

‘AgriTango Roots … alle radici del tango’ dal 29 giugno al 2 luglio a Morigerati e Sicilì. Questo il titolo della manifestazione che da 14 anni porta il variegato mondo del tango argentino nei luoghi d’origine delle migliaia di italiani, cilentani in particolare, emigrati nella regione del Rio de la Plata (fra Argentina e Uruguay) fra la fine dell’800 e i primi decenni del 900. In queste terre i cilentani hanno contribuito non poco farle uscire dall’arretratezza, fornendo forza lavoro manuale e professionalità, la loro cultura e le esperienze musicali confluite nella ‘mescla’ che ha portato alla nascita del Tango.

AgriTango è un evento nato nella fucìna dell’associazione GTango Salerno, un affiatato gruppo di ‘amanti appassionati del tango’ che si è fatto conoscere e apprezzare anche fuori dai confini regionali. La scelta della location di Morigerati-Sicilì si è dimostrata vincente per i sempre più numerosi partecipanti e per l’intera comunità, guidata da un sindaco illuminato e lungimirante quale Cono D’Elia, coadiuvato dai soci della cooperativa ‘Terra di Resilienza’ – sicuramente in molti conoscono i volitivi e capaci Antonio Pellegrino e Marianna Falese – che tra le tante attività si occupa di far scoprire le bellezze del territorio nel pieno rispetto della salvaguardia del patrimonio storico e artistico di Morigerati, il Paese Ambiente bandiera arancione del Tci, primo paese ad offrire ospitalità diffusa nelle case del centro storico, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Chiusa la breve parentesi su Morigerati, GTango è molto attiva per la promozione e diffusione del tango porteño, quell’insieme di musica, ballo, poetica, modo di esprimersi verbale e fisico che nelle movenze sensuali dell’abbraccio dei ballerini trova la sua spiegazione. Eppure il tango non è un ballo “ad alto tasso erotico” anche se l’abbraccio potrebbe indurre a pensieri “peccaminosi” ma la realtà è un po’ diversa da quello che ci hanno abituato a vedere le coreografie ad effetto del “tango figurato” dell’immaginario collettivo.

Il tango è nato dalla «fusione di generi provenienti da diversi paesi, dall’incontro di persone emigrate dal loro paese, sempre povere, spesso infelici e per questo nostalgiche». E il tango nella sua musica, nelle sue parole e nei suoi movimenti riflette in pieno questo disagio. A poco a poco da ballo popolare delle periferie e dei sobborghi operai, snobbato dalle classi più elevate, quando viene esportato in Europa è scoperto anche dai ricchi borghesi. È questa l’epoca in cui il tango trova la sua identità, liberandosi dall’etichetta di popolare per diventare nazionale e, successivamente, internazionale. Le emozioni e i sentimenti sono alla base del tango, sempre presenti con le loro molteplici sfaccettature: il tango è un canale che riesce a trasmettere quello che si ha dentro nel più profondo del proprio io, spesso impossibile da comunicare in altri modi. Nessun ballo tocca tanto in profondità quanto il tango: il corpo dell’uomo e della donna uniti nel ballo esprimono la necessità dell’abbraccio, di non rimanere soli, di scappare dalla guerra, dalla schiavitù, dalla miseria, dal dolore, dall’impotenza a cambiare il proprio destino. Ballare il tango presuppone un apprendimento e un codice.

Apprendimento e codice sono alla base della formazione di Roberto Herrera, protagonista dell’edizione 2017 di AgriTango.

Roberto Herrera, vera istituzione del tango, è conosciuto per il suo stile di ballo e per le sue doti di insegnante che lo hanno portato a diventare uno dei più importanti rappresentanti sia del tango tradizionale sia delle forme più attuali di questa espressione artistica. Tradizione, innovazione, sperimentazione. Queste semplici parole per spiegare le capacità di quest’Uomo che ha avuto l’onore di lavorare con i grandi del tango, divenendo lui stesso un grande. Non si contano le collaborazioni, da Osvaldo Pugliese – nelle vesti di ballerino solista nell’Orchestra diretta dal Maestro – a Leopoldo Federico, la partecipazione a film – da “Tango Bar” a “Grazie Maestro” – a spettacoli in cartellone per mesi nei grandi teatri di tutto il mondo. Fondatore di una della più famose scuole di tango, nata a Buenos Aires, la “Herrera Roberto Academy” ha una sede anche a Milano al Teatro Carcano in corso di Porta Romana 63.

E allora appassionati, cultori e ballerini di tango AgriTango vi aspetta a Morigerati-Sicilì dal 29 giugno al 2 luglio. Ci sarà da divertirsi, imparare, conoscere luoghi e persone e, soprattutto, avere il piacere di veder ballare il grande Roberto Herrera.

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Foto ©Franco Nicodemo

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