Cilento, niente stipendi per gli operai della Yele che ora minacciano di lasciare i rifiuti in strada

«La situazione è diventata insostenibile. Noi abbiamo i bambini a casa e non sappiamo come mettere il piatto a tavola. E’ vergognoso». La denuncia dei lavoratori della Yele, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti in gran parte del Cilento, è univoca. Ad Agropoli scoppia la protesta. Da quasi quattro mesi non ricevono lo stipendio. «Se la situazione resta invariata – fanno sapere – noi facciamo sciopero e lasciamo tutta la spazzatura in strada. Non è nel nostro costume adottare misure del genere – continuano – ma siamo arrivati davvero al limite. Mettetevi nei nostri panni. Alcuni di noi avanzano più di quattro mila euro. Ma sapete nel Cilento con quattro mila euro quanto si vive?». Ad alzare la voce, questa volta, sono gli operai di Agropoli. Ma in passato anche in altri comuni si sono verificate situazioni simili. «Tra comune e Yele c’è un continuo rimpallo delle responsabilità – sottolineano i dipendenti – ora ci hanno detto che il mandato per il pagamento è bloccato in banca a causa della situazione debitoria della società, noi però non possiamo vivere in questo continuo stato di incertezza».

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