Si gioca lo stipendio alle slot machine e finge rapina a mano armata: cilentano nei guai
| di Luigi MartinoHa paura di raccontare la verità alla moglie e quindi denuncia ai carabinieri di essere stato rapinato, ma non era vero. Un operaio edile di Casalvelino di 58 anni è stato denunciato dai carabinieri di Acquavella che hanno scoperto la messa in scena. L’uomo aveva raccontato di aver subito una rapina mentre stava rientrando a casa. Ai militari racconta che un ragazzo a volto coperto gli ha rubato lo stipendio minacciandolo con un coltello. Ma era troppo agitato e poco convincente, così i carabinieri hanno indagato a fondo e scoperto il motivo per il quale l’operaio stava mentendo. La storia è andata in questo modo: l’uomo, al termine dell’ennesima giornata di lavoro, ha ritirato il proprio stipendio, quasi mille euro, e mentre tornava a casa, si è fermato in un bar e ha buttato tutti i soldi nelle slot machine. Li ha persi ed è caduto nella disperazione. Non sapeva come raccontare alla moglie di quanto accaduto e allora si è inventato la storia della rapina. E’ successo al ‘Bivio di Acquavella’, località del comune cilentano di Casalvelino. Messo alle strette dai carabinieri del capitano Alessandro Starace della compagni di Vallo della Lucania, il 58enne ha confessato di aver architettato la finta rapina di mille euro per giustificare il fatto che il denaro era stato giocato e perso alle slot machine. E’ tornato dalla moglie con una denuncia per simulazione di reato e anche la donna a quel punto ha scoperto tutto.
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