Pd, è scontro interno a Vallo della Lucania tra l’assessore Molinaro e il segretario Ruocco

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Pd, è scontro interno a Vallo della Lucania tra l’assessore Molinaro e il segretario Ruocco

La rottura tra il Partito democratico di Vallo della Lucania e l’amministrazione Aloia si è definitivamente consumata con lo scontro tra l’assessore comunale Attilio Molinaro, in forza al Pd, e il segretario del circolo vallese del Pd Riccardo Ruocco.
La frattura tra amministrazione e democratici è parsa evidente dall’ormai famoso allontanamento di Pietro Miraldi dalla giunta comunale.

Molinaro Quindi tra gli assessori vallesi l’unico dell’area del Pd resta proprio Molinaro il quale, in un intervista a Set tv ha spiegato come l’amministrazione di Vallo della Lucania sia stata tra i precursori delle larghe intese a livello nazionale, rivendicando il suo ruolo sia come iscritto Pd che come componente della giunta: «In questo momento, che piaccia o non piaccia, sono la massima espressione del Pd a Vallo della Lucania. Sono amareggiato perché mi sento di essere stato usato per dichiarare guerra all’amministrazione comunale quando il sindaco Aloia si è dichiarato disponibile al dialogo».
E quindi l’attacco al segretario Pd Ruocco in merito alla posizione dei democratici di Vallo della Lucania sull’amministrazione Aloia: «Sono rimasto deluso dalla presa di posizione del segretario in merito alla linea politica che non è stata la stessa presa in gruppo dove si è deciso di collaborare con l’amministrazione Aloia».

Ruocco non ci sta e quindi, con una nota, ha sferrato il contrattacco mettendo i puntini sulle i in merito a chi rappresenti il Pd vallese: «Sono certo che in cuor suo l’assessore Molinaro, essendo una persona rispettosa della dignità altrui, sapesse molto bene che il segretario ed il suo direttivo sono i rappresentanti ufficiali di un partito, che l’esercizio della gestione dei piani di zona, nei fatti, è prerogativa di altre forze politiche e non del Pd, che nel caso di Vallo della Lucania, è legittimamente all’opposizione Aloia, sicché i residui tentativi di individuare nell’attuale assetto amministrativo esperimenti di ‘larghe intese’ è roba che nessuno è in grado più di difendere aldilà dei giochi di parole di una ‘redistribuzione di deleghe’ è la straordinaria conferma al pari di altri innumerevoli indicatori, proprio dell’inesistenza delle deleghe».
«L’intervista dell’amico Attilio Molinaro è il chiaro segnale che si percepisce nell’aria un Pd diverso – spiega il segretario del Pd di Vallo – , un Pd che già all’atto delle nomine dei membri del direttivo non ha voluto piegarsi ai quanti volevano nomine diverse, un Pd che non ha accettato compromessi e ha sciolto definitivamente correnti e schemi del passato».
«Ciò che importa è che qualcuno non riesce a captare la cosa veramente grande di questi tempi, la rivoluzione socio culturale che è in atto. Il Pd, questa rivoluzione non solo la vuole con forza, ma, intende anticiparne gli effetti attraverso il recupero di valori fondamentali andati persi, attraverso il posizionamento della persona al centro dell’azione politica e attraverso la convinzione che con un direttivo forte, coeso e determinato la ‘massima espressione del Pd vallese’ non sarà né un assessore, né un umile segretario, ma sarà la continua ricerca del bene comune» conclude Ruocco.

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Twitter @BiagioCafaro

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