Impianto depurazione Caselle in Pittari, minoranza: «Tunnel di un km è scempio nel cuore del Parco»

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Impianto depurazione Caselle in Pittari, minoranza: «Tunnel di un km è scempio nel cuore del Parco»

«Il nuovo progetto prevede il dislocamento del depuratore in un’area, che per essere raggiunta dalla rete fognaria, dovrà essere scavato un tunnel lungo quasi un chilometro e con più di 3 metri di diametro al di sotto del monte Pittari». A renderlo noto, a mezzo stampa, con una lettera inviata ai vertici della Regione e della Provincia, e agli altri enti invitati alla conferenza dei servizi convocata per il prossimo 21 ottobre, è Bruno Speranza, capogruppo di minoranza del Comune di Caselle in Pittari. «Quasi quattro milioni di euro – tuona – per echeggiare un’opera tecnologicamente all’avanguardia ma che, come le restanti opere dell’amministrazione Nuzzo, si presentano opere sin dall’inizio poco funzionanti e inadeguate, come i parcheggi o l’impianto di illuminazione che dopo una stagione 2012 di luce ovunque si è passati ad un 2013 dove la gran parte delle strade oggetto di illuminazione risultano per lunghi tratti al buio». Insomma, i consiglieri di minoranza annunciano battaglia contro il progetto dell’amministrazione Nuzzo che prevede la costruzione di un nuovo impianto di depurazione.

Per l’opposizione, quella in progetto dall’amministrazione, «è un’opera inadeguata» anche perché «in assenza di una rete fognaria che separa le acque bianche da quelle sporche, il progetto risulterà inefficiente in tutti i giorni di pioggia abbondante e le acque saranno riversate nel fiume senza alcuna depurazione».

«Ed è pericolosa – si leggeperché è altissimo il rischio di incontrare falde nelle attività di perforazione e si può alterare il sistema idrogeologico del monte Pittari e degli areali confinanti. La galleria da realizzarsi, all’imbocco in prossimità del paese, infatti, passa 50 metri sotto le abitazioni di residenti mettendone a rischio la stabilità e l’area di sbocco del  tunnel e quella dove sarà collocato il nuovo depuratore è già compromessa da una vasta frana e caduta massi che da più di 10 anni tiene chiusa la Ss 517 che conduce a Torre Orsaia».

Il capogruppo della minoranza invita il sindaco Giampiero Nuzzo a rivedere la sua posizione. «Sarebbe opportuno invece – continua Speranza – realizzare un progetto integrato che con le stesse risorse finanziarie e con minore o quasi nullo impatto ambientale preveda lo smantellamento dell’attuale depuratore e delocalizzazione nell’area già individuata dalle precedenti amministrazioni, adeguamento della rete fognaria che preveda la separazione delle acque bianche-sporche, la messa a sistema dell’impianto di fitodepurazione, la sistemazione dell’attuale rete fognaria con la realizzazione di nuovi raccordi per le aree non allacciate alla rete».

La minoranza fa sapere che se il nuovo impianto dovesse essere autorizzato, impugnerà davanti al Tar quanto stabilito dalla conferenza, «onde evitare un disastro ambientale. Siamo un Parco Nazionale un Geoparco, un patrimonio Unesco, e progettazioni di questo tipo spaventano ben oltre il gioco delle parti».

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