Lettera aperta al consigliere regionale Pica: «Annulli “kermesse” politica del Pd a Padula»

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Lettera aperta al consigliere regionale Pica: «Annulli “kermesse” politica del Pd a Padula»

Giunge alla redazione del Giornale del Cilento la lettera aperta di Roberto De Luca indirizzata al consigliere regionale Donato Pica.

La pubblichiamo integralmente

Le scrivo pubblicamente e con profondo rispetto per il Suo ruolo istituzionale e politico e – soprattutto – per la Sua integerrima storia personale.

La nostra Costituzione, che molti di noi vogliono oggi salvare dalle grinfie dei poteri più o meno occulti, prevede che ogni cittadino debba osservarne le prescrizioni, in ottemperanza all’art. 54. In premessa, quindi, mi dichiaro osservante dei dettami costituzionali.

Credo perciò che i partiti siano il mezzo che noi cittadini abbiamo “per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art. 49). Ritengo, quindi, che sia del tutto legittimo – per il PD locale – organizzare una manifestazione politica in previsione dei Congressi che si terranno a breve a vari livelli sul territorio nazionale. Ciononostante, non posso non sentirmi addolorato per questa iniziativa.

E perché mai dovrei rappresentare proprio a Lei la mia afflizione?

Per due semplici motivi. Il primo è che nella Sua ridente Sant’Arsenio Ella ha sapientemente contribuito a preservare, in mani realmente pubbliche, la risorsa idrica. Il secondo motivo è l’encomiabile iniziativa che Ella ha intrapreso a difesa del Tribunale di Sala Consilina, struttura di servizio pubblico per la collettività locale. La proposta di referendum, infatti, se si concreterà in consultazione elettorale, ci darà la possibilità di esprimere il nostro parere sulla necessità di offrire anche alle aree interne dell’intera Penisola, e non solo del Vallo di Diano, gli stessi servizi di cui godono le aree urbane. E questi meriti andranno ascritti principalmente a Lei e alla Sua perizia in ambito politico.

E perché dovrei sentirmi addolorato, come cittadino, se un gruppo di persone, organizzate in partito, vuole oggi legittimamente perseguire fini politici costituzionalmente garantiti?

Ebbene, il mio dolore proviene da un intimo convincimento (espresso ultimamente anche sulla stampa) che questo territorio sia stato privato, nel tempo, di alcune potenzialità e di alcune risorse. Le risorse ambientali che l’Ente Parco avrebbe dovuto valorizzare a tutto vantaggio dell’economia locale, le risorse idriche che sono localmente presenti in “surplus”, i servizi sanitari che sono stati il fiore all’occhiello del nostro comprensorio, le potenzialità di sviluppo socio-culturale del Vallo (ultimo esempio la questione del Tribunale di Sala Consilina), tutto sembra essere svanito a vantaggio ora di questo, ora di quel territorio limitrofo. E vedere che ancora percorriamo strade politiche che implicitamente avallano questa fallimentare strategia, mi addolora profondamente come cittadino.

Ed ecco che vengo a chiedere a Lei, massimo rappresentante politico in ambito sovra-territoriale, di voler dare una nuova impronta all’azione politica per il rilancio del nostro territorio. Oggi Ella ha tutto il diritto (ma non credo debba necessariamente avvertire alcun dovere, proprio per le dichiarazioni ultime da Lei rilasciate a seguito del trasferimento della sede giudiziaria locale in altra Regione) di organizzare l’accoglienza ai Suoi (non più nostri e non più della cittadinanza!) amici. In questo momento, tuttavia, l’intera cittadinanza (o almeno una gran parte di essa) avverte una certa avversione nei confronti delle manifestazioni elettorali organizzate da o per politici di quei territori che hanno – di anno in anno – direttamente o indirettamente beneficiato (a danno del Vallo di Diano) dell’arretramento socio-economico e dell’utilizzo delle risorse più importanti della nostra vallata.

Con questo scritto vorrei quindi rivolgere un doppio invito. A Lei, perché possa vagliare più attentamente – in questo particolare momento – l’opportunità di annullare la “kermesse” politica prevista lunedì prossimo, 21 Ottobre, presso l’Hotel Certosa di Padula. Agli amici cittadini che già hanno espresso contrarietà (e sono in tanti, mi creda!) a questa manifestazione, affinché – pur nell’eventualità che essa si dovesse svolgere (nonostante quanto espresso in questa missiva) – si lasci quell’incontro nel massimo oblio. Non vogliano gli amici cittadini del Vallo cadere nell’errore di mettere in atto un tentativo d’interdizione nei confronti di un incontro politico organizzato, tra l’altro, in un luogo privato. Io non sarò a Padula lunedì 21 Ottobre e invito tutti i cittadini del Vallo di Diano, che ancora hanno a cuore le sorti del proprio territorio, a disertare quell’incontro, se esso ci sarà, indipendentemente dalla parte della barricata (e questo non è un termine scelto a caso!) in cui essi vorranno collocarsi.

Queste parole dispiacciono molto anche a me, ma sono necessarie, perché questo territorio possa tornare a rivestire quel ruolo centrale che a esso compete nella programmazione del proprio futuro, seguendo la stella polare della nostra Costituzione. Dispacerà, infine, all’indomani dello svolgimento dell’incontro annunciato per lunedì prossimo, dover affermare che a quel destino di oblio saranno, gioco forza, accomunati tutti coloro i quali vorranno continuare a inchinarsi davanti a quei personaggi, di destra, di centro o di sinistra, che – a turno – hanno depredato la vallata.

In attesa di un cortese riscontro alla presente, si augura buon lavoro e si porgono cordiali saluti.

Roberto De Luca (un cittadino)

 

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