La Grecia dice ‘no’ alle sfilate di moda nell’Acropoli, mentre Paestum rilancia e invita Gucci

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La Grecia dice ‘no’ alle sfilate di moda nell’Acropoli, mentre Paestum rilancia e invita Gucci

«Invitiamo Gucci ai templi di Capaccio Paestum, patrimonio vivente dell’antica Magna Graecia». È l’idea del candidato sindaco alle elezioni comunali di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, dopo il rifiuto nei giorni scorsi di Atene a ospitare la prestigiosa casa di moda Gucci che aveva scelto l’Acropoli come passerella a cielo aperto per la loro sfilata. «Di fronte a questo grande rifiuto, come quello che fu di Celestino V, – precisa Palumbo – direi di ragionarci un attimo su e, se dovessero esserci tutte le condizioni possibili, invitare il noto marchio di moda italiano a sfilare nell’area archeologica di Capaccio Paestum. Sarebbe qualcosa di unico, di eccezionale. Sono pienamente d’accordo, infatti, con il direttore del Parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, quando parla di una proposta da valutare, perché ne gioverebbe moltissimo l’intero territorio. La moda, sinonimo di arte e di bellezza, si sposa alla perfezione con i nostro luoghi, che trasudano di storia e di splendore, consentendo di fatto un rilancio della nostra terra in termini culturali, sociali, economici». «Viviamo in un paradiso terrestre, un luogo che offre ai cittadini che lo vivono quotidianamente e ai turisti che lo frequentano per brevi periodi delle bellezze straordinarie. – conclude Palumbo – Luoghi impregnati di storia, di arte, di cultura, che devono rappresentare fonte di conoscenza e di economia, superando gli steccati del passato e creando tutte le condizioni perché Capaccio Paestum diventi un vero e proprio brand d’eccellenza. E’ questo il compito della politica e delle Istituzioni: creare le condizioni di crescita per il territorio, cogliere opportunità di visibilità e rilancio, generare economia».

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