Aborti illegali a Sapri: sospeso il ginecologo Torsiello, trasferita l’assistente

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Aborti illegali a Sapri: sospeso il ginecologo Torsiello, trasferita l’assistente

Una brutta pagina di cronaca, quella che vede protagonisti il primario della Ginecologia dell’ospedale di Sapri e la sua assistente. Entrambi sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza della tenenza di Sapri che ha portato avanti da un anno e mezzo un’inchiesta su presunti aborti illegali. Interruzioni di gravidanza fuorilegge e peculato, queste le accuse rivolte al noto ginecologo Bruno Torsiello. Dopo gli avvisi di garanzia notificati al medico e all’ostetrica, Rosa Vomero, il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Giordano, ha disposto i primi provvedimenti. Sospeso il primario e le attività, che saranno eseguite a Vallo della Lucania. Ora, dunque, dovrà essere individuato un altro responsabile del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Sapri e il dg dell’Asl intende farlo quanto prima. Mentre per l’ostetrica Vomero è stato disposto il trasferimento ad altre funzioni rispetto al ruolo rivestito finora nell’ospedale. Lo riporta il quotidiano La città

Una vicenda che ha scosso tutto il golfo di Policastro. Secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme Gialle di Sapri, dirette dal tenente Francesco Venditti, il medico avrebbe incassato 40mila euro in regime di intramoenia, fuori dall’orario di lavoro e fuori dagli spazi dell’ospedale dal quale Torsiello dipende, senza emettere alcuna ricevuta fiscale. Peculato e false certificazioni per aborti illegali. Con queste accuse i finanzieri nei giorni scorsi hanno notificato un avviso conclusione delle indagini ad entrambi. Gli indagati hanno ora venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati e presentare le memorie difensive. Dure le parole del sindaco Giuseppe del Medico e dei gruppi del Tribunale del Malato, Citadinanzattiva e Cgil, che scrivono in una nota congiunta: «I fatti giudiziari che stanno evidenziando un vero e proprio sistema di corruzione e di illegalità all’interno del Reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Sapri ci lasciano sgomenti e sconfortati.  – dicono – Lo sgomento nasce dall’apprendere che era in atto nella nostra struttura un vero e proprio sistema che definiamo, senza possibilità di essere smentiti, criminale, e che vedeva la collusione di alcuni membri del personale medico ed infermieristico. Tale sistema ha messo a repentaglio la salute di decine di utenti che si rivolgevano alla struttura ospedaliera al fine di risolvere i propri problemi di salute e non di vederli, invece, in qualche caso, aggravati. Oltretutto la corruzione del personale indagato ha recato un danno economico all’intera comunità, favorendo la crisi del sistema ospedaliero, e sanitario in generale, al solo scopo di rubare risorse destinate ad un servizio pubblico del quale si era e si è, purtroppo, tuttora operatori». Leggi tutto qui

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