Un anno dopo Palinuro piange i suoi angeli con la maschera

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Un anno dopo Palinuro piange i suoi angeli con la maschera

È stata sequestrata a marzo scorso la grotta della Scaletta a Palinuro, dove il 19 agosto 2016 si verificò la tragedia in cui persero la vita i tre sub Mauro Tancredi, Silvio Anzola e Mauro Cammardella. Il provvedimento è stato motivato dalla necessità, per gli inquirenti, di eseguire ulteriori rilievi e cercare nuovi elementi in grado di stabilire e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti alla base della tragedia. Il sequestro è stato eseguito dal personale della capitaneria di porto locale. Sull’inchiesta rimane il massimo riserbo. Il “budello” sottomarino, fatto di gallerie e cunicoli a decine di metri di profondità, è stato scandagliato per capire cosa sia accaduto ai due sub del posto e al milanese Anzola il cui corpo venne ritrovato lontano dagli altri due diversi giorni dopo il recupero dei corpi di Tancredi e Cammardella.

Ad un anno di distanza dalla tragedia, Palinuro non ha dimenticato i suoi angeli con la maschera. Mauro Cammardella era molto conosciuto in zona, esperto sub. Il mare gli scorreva nelle vene. Lo stesso che quel tragico pomeriggio non gli ha lasciato scampo. Tancredi lo seguiva spesso. Conoscevano bene quei posti. E con loro, durante quella escursione, c’era un amico di vecchia data: Silvio Anzola.

Palinuro era già stata teatro di altri drammi del mare. Nella stessa grotta, vent’anni prima, erano deceduti tre sub polacchi. Ma l’ultima tragedia in quella zona s’era verificata appena quattro anni prima, nel 2012, quando Palinuro era stata turbata dal dramma consumatosi nella Grotta del Sangue, dove a perdere la vita furono quattro persone: Andrea Petroni, 41 anni di Roma; Douglas Rizzo, anch’egli 41enne romano; la salernitana Susy Cavaccini, 36 anni e il 23enne reggino di origine greca Panaghiotis Telios.

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