E’ il cilentano Giuseppe Liuccio il vincitore del premio internazionale ‘Letteratura’

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E’ il cilentano Giuseppe Liuccio il vincitore del premio internazionale ‘Letteratura’

Il vincitore dell’edizione 2014 del Premio internazionale Letteratura, poesia, narrativa, saggistica di Napoli, è il poeta e giornalista salernitano Giuseppe Liuccio, che ha al suo attivo un bel numero di pubblicazioni sia in prosa che in poesia, in lingua e in vernacolo cilentano. Può vantare diversi riconoscimenti ottenuti negli anni in competizioni letterarie nazionali ed internazionali che lo hanno meritatamente consacrato poeta e scrittore di gran livello.

Non a caso alcune sue poesie sono state tradotte all’estero, poesie e racconti sono inserite in varie antologie letterarie. Nato nel Cilento, dove torna spesso per caricarsi di emozioni e ricordi a Trentinara, vive a Roma dove ha fatto e fa il giornalista prima alla Rai e dopo nella carta stampata collaborando a varie  testate. Si è occupato a lungo di  turismo e di cultura,organizzando eventi di livello internazionale sia nel Cilento che nella Costa d’Amalfi, che è stata ed è la sua patria di elezione e di Amalfi e costiera parla l’opera con la quale ha conquistato in premio che si intitola non a caso: ”La sposa di Amalfi e altre storie di donne”.

E’ la cornice magica di Amalfi, Ravello, Positano, Maiori, Minori e degli altri centri della divina Costiera a dare vita ai personaggi della prosa poetica di Liuccio. Si tratta prevalentemente di donne, con storie di amore intensamente vissute tra cale appartate di mare e palazzi prestigiosi dei centri storici dei paesi  di collina e montagna, dove si muove a proprio agio il bel mondo dei vip, protagonisti delle riviste patinate, in cui non mancano giovani vitelloni e ragazze intraprendenti della vasta, ricca e varia umanità locale con occhi accesi a conquiste di successi e desideri covati dentro e gonfiati dalla fantasia.

E’ il mondo che Liuccio canta in poesia e narra in prosa da sempre e che è,quindi, una costante della sua vasta , ricca e varia produzione. C’è da giurare che anche “La sposa di Amalfi …e altre storie di donne” avrà successo così come le precedenti e darà una ulteriore consacrazione di critica e di pubblico al poeta cilentano che ha fatto delle sue terre il centro dei suoi interessi di letterato sulla cresta dell’onda da oltre mezzo secolo sulle orme e con l’esempio dei suoi maestri Quasimodo e Gatto, innanzitutto, ma anche Luzi, Bevilacqua e Spaziani. 

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