De Luca, voto di scambio: Gdf in Regione per l’elenco dei sindaci presenti all’incontro

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De Luca, voto di scambio: Gdf in Regione per l’elenco dei sindaci presenti all’incontro

I militari del nucleo di Polizia tributaria della guardia di finanza cercano, se c’è, l’elenco dei sindaci presenti all’assemblea per il referendum del 4 dicembre, convocata dal governatore De Luca. La vicenda, balzata alle cronache dopo la diffusione di un audio, oltre alle polemiche, ha dato il via ad una inchiesta. Per il presidente della Regione Campania si ipotizza il reato di induzione al voto di scambio. E’ quanto riportato in un’agenzia dall’Ansa. A venti giorni dal referendum costituzionale, De Luca aveva riunito trecento amministratori: «Il 4 dicembre ci giochiamo l’Italia, se le cose vanno male l’esito sarà imprevedibile. A me interessa che manteniamo la Campania unita sugli interessi fondamentali», diceva il governatore ai sindaci, nell’esclusivo audio riportato da Il Fatto quotidiano. «Dobbiamo mobilitarci, andare tutti porta a porta, per venti giorni non dovete pensare ad altro e contrastare tutti gli argomenti del No, queste puttanate che dicono sul Senato». Una riunione a porte chiuse sulla quale il governatore si sentiva tranquillo. De Luca usa un linguaggio colorito nel quale, prendendo ad esempio il suo assessore e sindaco di Agropoli Franco Alfieri dice: «Come sa fare lui la clientela lo sappiamo. Una clientela organizzata, scientifica, razionale come Cristo comanda. Che cosa bella. Ecco, l’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadini, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il Sì. Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso».

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